19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Agibilità politica di Berlusconi

L'avvocato del Cavaliere scatenato alla Zanzara, «In galera prende più voti»

Piero Longo ha consigliato a Berlusconi il carcere, «dicono che è come stare in freezer», poi rimangono la fuga «all'estero si va senza passaporto, guarda i clandestini», o i servizi sociali «potrebbe fare il bibliotecario, l'archivista». Sul suo assenteismo: «Alla Camera mi sento in colpa con me stesso. Mi chiedo cosa sto a fare lì a perdere tempo, e ho pure un'età avanzata»

ROMA - «Io non farei né i domiciliari né i servizi sociali, andrei in galera, senza nessun dubbio, per non dare soddisfazione agli avvoltoi. In carcere Silvio Berlusconi prenderebbe due o tre punti alle elezioni, Renzi e Epifani dovrebbero preoccuparsi. Se io fossi a capo della coalizione di centrosinistra farei di tutto perché Berlusconi non perda il seggio, in galera prende più voti». L'avvocato del Cavaliere e deputato del Popolo della libertà (Pdl), Piero Longo, ha dato questo consiglio al leader del suo partito, intervistato a La zanzara di Radio 24.

IL CARCERE COME UN FREEZER - Il legale ha proseguito dicendo di averne già parlato con Berlusconi, aggiungendo che si tratta di una delle «opzioni possibili». Poi è chiaro, ha continuato Longo, «che andare in carcere a 30 anni non è la stessa cosa che andarci a 76. Io, Piero Longo, andrei in galera per nove mesi, i miei clienti dicono che andare in carcere è come stare in freezer. Se ci sono le condizioni di salute, ovviamente».

BERLUSCONI ANDRÀ IN GALERA? - Il conduttore gli ha domandato se il Cavaliere tema di essere arrestato nel caso decada da senatore. L'avvocato ha risposto: «Conoscendo certa magistratura mi sembra una prospettiva certa, ma ormai non possiamo più creare strumenti giuridici per impedirlo», aggiungendo che Berlusconi non si dimetterà prima del voto del Senato perché, «poi quelli del Partito democratico (Pd) si ubriacano tutta la notte. Toglierebbe la patata bollente al Pd. Un voto negativo dell'aula per Berlusconi è indifferente, quello che gli interessa è il consenso degli elettori».

SI VA ALL'ESTERO SENZA PASSAPORTO... - Il Cavaliere ha mai pensato alla fuga, hanno provocato i conduttori? «Non penso proprio, ha detto Longo, ma all'estero si può andare anche senza passaporto, varcando i confini. Basta guardare tutti i clandestini che arrivano. Se uno vuole uscire dall'Italia lo può fare facilmente, passaporto o meno».

BERLUSCONI L'ARCHIVISTA - Nell'ipotesi che il leader del Pdl venga affidato ai servizi sociali, ha commentato l'avvocato: «Con tutti i soldi in beneficenza che ha dato non credo che Berlusconi avrà difficoltà a trovare ospitalità in strutture conosciutissime. E potrebbe fare anche l'archivista o il bibliotecario, non occorre andare a fare attività di igiene personale o come dite voi dare da mangiare ai poveri».

IN PARLAMENTO SI PERDE TEMPO - Terminato con il Cavaliere, i conduttori hanno preso di mira lo stesso Longo, deputato assenteista da record. Lui non ha negato: «E' vero, non vado mai alla Camera, ci vado rarissimamente (assente per oltre il 98% alle votazioni, ndr), e non mi sento in colpa. Non ci vado perché faccio quello che voglio secondo la Costituzione e poi la politica non si fa in un Palazzo dove si perde tempo. Uno sta lì per dieci ore per sentire una serie di considerazioni indecorose, superflue e vede le persone tirare in lungo per farsi vedere».

LO FACCIO PER I GRILLINI - Il deputato ha specificato inoltre che la sua è una cortesia al Movimento 5 stelle (M5s): «Non vado anche per fare un piacere ai grillini e ai miei avversari, così hanno un avversario in meno, non posso fare danni. Dovrebbero essere contenti».

E LO STIPENDIO? - Ma perché non si dimette, lei continua a prendere lo stipendio, hanno punzecchiato i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo? «Certo che continuo a prenderlo, ha detto Longo. Il popolo si incazza? Ma quale popolo. Non si possono incazzare i miei avversari perché meno vado più sono contenti e a quelli di centrodestra posso spiegare perché. Non posso rendere troppo felici i grillini e quelli di Sinistra ecologia e libertà (Sel) con le dimissioni. Sensi di colpa? No, il senso di colpa è una stupidaggine. Quando vado alla Camera mi sento in colpa solo con me stesso. Mi chiedo cosa sto a fare lì a perdere tempo, e ho pure un'età avanzata».