18 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Giustizia | Ineleggibilità Berlusconi

Grasso: voto segreto? Discussione surreale

Il presidente del Senato: «Qualunque sia la mia opinione rimarrò sopra le parti. Se le forze politiche vogliono cambiare il regolamento, c'è l'apposita Giunta». Sul governo: «Mi sento di tranquillizzare, anche se ci sono di continuo accensioni di fuochi che poi bisogna spegnere, e io devo fare il pompiere»

BRUXELLES - Il presidente del Senato Pietro Grasso, dopo un incontro con il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, ha definito il dibattito italiano sul voto segreto o palese nella Giunta che deve decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi «veramente surreale».
Grasso ha comunque chiarito non aver mai inteso opporsi a un'eventuale modifica del regolamento del Senato se richiesta dalla maggioranza, ma ha ribadito: «Non voglio applicare questa regola a qualsiasi costo. Sappiamo tutti - ha spiegato Grasso- che esiste la regola prevista dall'articolo113 del regolamento del Senato, che dice che il voto personale è segreto. Questa è la regola, ma se c'è la possibilità che delle forze politiche trovino la maggioranza per cambiarla, non sarà certo il presidente del Senato a opporsi».

DECIDERÀ GIUNTA PER REGOLAMENTO - D'altra parte, ha aggiunto, «i cambiamenti devono sempre passare dalla Giunta per il regolamento del Senato, che è stata appositamente creata. Qualunque sia la sua opinione sul voto palese o segreto, il presidente del Senato deve stare sopra le parti e garantire tempi giusti e rispetto delle regole. Il presidente del Senato - ha continuato Grasso - è disponibile a qualsiasi eventuale iniziativa che porti a convocare la Giunta per il regolamento, sia che miri a cambiare (le regole, ndr) e ad accedere al voto palese su richiesta della maggioranza dei senatori, sia per ricevere un parere sull'interpretazione delle procedure. Ma questo dibattito - ha ribadito concludendo - è diventato assolutamente surreale».
Grasso poi si è detto «ottimista e fiducioso» sulla stabilità del governo Letta. «Lo sono sempre stato e continuerò ad esserlo: Si continueranno ad affrontare i problemi e le emergenze dell'Italia», ha aggiunto.

TRANQUILLO PER LETTA - Il presidente del Senato ha proseguito:«Posso dire con tranquillità che, mentre sui giornali l'argomento di discussione continua a essere e resterà lo stesso per tanto tempo, il governo intanto continua a lavorare». E anche se ora «il discorso sul voto segreto o palese» sul caso Berlusconi in giunta al Senato «è uno dei temi, le emergenze del Paese continuano a essere al centro dell'attenzione del governo Letta. Mi sento di tranquillizzare, anche se ci sono di continuo accensioni di fuochi che poi bisogna spegnere, e io devo fare il pompiere», ha detto ancora Grasso.

STABILITA' NON NEGOZIABILE - Il presidente di Palazzo Madama ha concluso: «Abbiamo come paese un'economia che sta iniziando a mostrare i suoi primi risultati positivi e ci auguriamo possa continuare, ma perché questo sia possibile il presupposto è che ci sia stabilità del governo. Consideriamo la stabilità - ha osservato ancora Grasso - come un patrimonio anche per l'Europa», che può risentire degli effetti delle vicende dei governi degli Stati membri. La stabilità è essenziale e non negoziabile. Dobbiamo continuare su questa strada in modo assolutamente consapevole - ha concluso il presidente del Senato - per il bene dei cittadini italiani ed europei».