6 maggio 2024
Aggiornato 01:01
Partiti | Movimento 5 Stelle

Montecitorio «occupato» dal M5s contro lo «stupro» della Costituzione

I dodici deputati pentastellati sono rimasti sul tetto della Camera per 24 ore, esponendo uno striscione «La Carta è di tutti». Boldrini: «Un fatto grave che comporta costi». Il questore Dambruso annuncia di voler chiedere i danni

ROMA - Tetto di Montecitorio «occupato» per 24 ore dal Movimento 5 stelle, per protestare contro la discussione della riforma costituzionale. Dure la reazione della presidentessa Laura Boldrini: «Un fatto grave, che comporta dei costi».
Un gruppo di deputati del M5s è salito sul tetto della Camera il 6 settembre e ha srotolato uno striscione con su scritto: «La Costituzione è di tutti». Nel mentre i loro colleghi degli altri partiti hanno proseguito la seduta dedicata al decreto di legge sulle riforme costituzionali, non senza protestare per la messa in scena «grillina».

ROSATO (PD), PAGLIACCIATA VERGOGNOSA - Ettore Rosato del Partito democratico (Pd) ha definito quanto accaduto una «una pagliacciata, vergognosa» e ha invitato la presidentessa Laura Boldrini ad un richiamo formale «pregherei un intervento a difesa del Parlamento». Immediata la replica della Boldrini, che ha chiesto ai questori di occuparsi «immediatamente della questione».

BOLDRINI, FATTO GRAVE E COSTOSO - La presidentessa ha proseguito: «Spero che non si faccia male nessuno e che dopo questa rimostranza vogliano anche smettere». Quindi Boldrini ha convocato l'ufficio di presidenza per valutare l'iniziativa pentastellata, un «fatto grave» ha aggiunto Boldrini. Poi l'esponente di Sinistra ecologia e libertà (Sel) ha ricordato al M5s che quanto accaduto «comporta dei costi», poiché bisogna immaginare «almeno una ventina di commessi parlamentari, un cospicuo numero di vigili del fuoco, infermieri, medici e ambulanze allestite, oltre ai necessari presidi tecnici. I costi per il palazzo, ovviamente non quantificati, ci sono».

M5S, CONTRO LO STUPRO DELLA COSTITUZIONE - I deputati del M5s «occupanti», hanno replicato a Boldrini: «Questo Palazzo non è nostro ma dei cittadini - ha detto Riccardo Fraccaro - forse non è chiaro ma utilizzeremo ogni mezzo per impedirvi di stuprare la Costituzione». Ricevendo come risposta: «Non si può usare ogni mezzo, non sarà ammesso, c'è il regolamento. Preferirei non avere altre provocazioni».
La protesta del M5s sul tetto di Montecitorio è proseguita fino alle 16 del giorno seguente. I dodici sono usciti dalla Camera e, in fila, hanno trasportato nella piazza antistante la Camera lo striscione che avevano esposto dal tetto. I parlamentari grillini lo hanno poi srotolato davanti all'ingresso principale (chiuso poiché è sabato) di Montecitorio e hanno sostato davanti a giornalisti e telecamere esponendo ognuno una copia della Costituzione.

I deputati del M5s si sono poi avvicinati alla piccola folla di simpatizzanti che da alcune ore sostava dietro le transenne di piazza Montecitorio, raccogliendo applausi e congratulazioni. Dalla folla si sono levati cori come «Libertà», «Fuori la mafia da questo Stato», «La Costituzione è di tutti». Guardati a vista da una schiera di uomini delle forze dell'ordine, i deputati grillini hanno poi arrotolato e portato via lo striscione un quarto d'ora dopo.

LA CAMERA CHIEDE I DANNI - Intanto l'ufficio di presidenza dovrà decidere eventuali sanzioni per i deputati protagonisti. La presidentessa ha ribadito le proprie critiche all'iniziativa, sottolineando anche i costi a carico dell'erario. Il vicepresidente della Camera Luigi di Maio ha dato il suo sostegno ai colleghi di partito grillini. Il questore Stefano Dambruoso ha annunciato che chiederà un risarcimento al movimento di Beppe Grillo.