19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Chiesa Cattolica

Rito semplice per l'insediamento di Papa Francesco

Lo ha sottolineato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, dettagliando alcuni particolari della liturgia: «Vangelo solo in greco. Omelia in italiano. Non escluse aggiunte»

CITTÀ DEL VATICANO - Sono vari gli «aspetti di semplicità» della messa che il Papa domani celebrerà in piazza San Pietro per l'inaugurazione del Pontificato. Lo ha sottolineato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, dettagliando alcuni particolari della liturgia.

Il Vangelo sarà «cantato in greco». Se normalmente viene cantato in latino e greco, per sottolineare l'unità dei cristiani di Oriente e Occidente, in questo caso si è optato per il greco «perché di latino ce n'è già molto». Il Papa «non dà la comunione lui personalmente, ma la danno i diaconi». Ancora, «non c'è processione delle offerte, pane e vino per la messa vengono portati dai ministranti per l'altare, ma senza solenne processione». L'omelia sarà tenuta in italiano. Per i giornalisti dovrebbe esserci un testo distribuito in embargo, «ma abbiamo visto - ha precisato Lombardi - che il Papa ama una certa spontaneità, quindi può darsi che aggiunga altre frasi e osservazioni mentre parla». Alla messa, peraltro, che cade nella solennità della festa di San Giuseppe, canteranno il coro della Cappella Sistina e il coro dell'Istituto di musica sacra. All'offertario, mottetto composto proprio per la messa di inaugurazione da Pierluigi da Palestrina «Tu es pastor ovium». Alla fine, il «Te deum».
Gli «aspetti di relativa semplicità della messa - ha detto Lombardi - fanno sì che la messa non dovrebbe essere molto lunga. La celebrazione di domani può stare in due ore, forse alle 11.30 le cose sono già verso il termine».