29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Chiesa Cattolica | Conclave

Il tempo inclemente svuota piazza San Pietro

Freddo e pioggia si sono abbattuti su Roma in concomitanza dell'inizio del Conclave. E così, solo alcune centinaia di persone sono giunte davanti alla basilica per assistere alla fase iniziale del Conclave, trasmesso in diretta attraverso i quattro maxischermi posti ai lati del colonnato di Bernini

ROMA - Il tempo inclemente svuota piazza San Pietro. Freddo e pioggia si sono abbattuti su Roma in concomitanza dell'inizio del Conclave. E così, solo alcune centinaia di persone sono giunte davanti alla basilica per assistere alla fase iniziale del Conclave - l'ingresso in cappella Sistina e il giuramento degli elettori -, trasmesso in diretta attraverso i quattro maxischermi posti ai lati del colonnato di Bernini.

Buona parte dei presenti è italiana, tra gli stranieri spiccano gli orientali, giapponesi soprattutto. Molti sono però di passaggio, in vacanza in Italia. Assistono al giuramento dei singoli cardinali riuniti in cappella Sistina senza alcun sussulto. «Spero in in un Papa italiano», afferma una signora di Roma. «Ma non credo che avremo un Pontefice già stasera».
Alcuni dei fedeli - o forse solo turisti - sfilano via prima dell'extra omnes. In piazza restano molti giornalisti. Provano a far parlare i presenti, chiedono un'opinione, una preferenza. Ma nessuno si sbilancia, molti preferiscono non dire nulla. Solo sui nomi del futuro Pontefice, sembra esserci una convergenza: Francesco e Giovanni sono i più gettonati.
L'importante, dice un giovane arrivato dalla Polonia, è che il nuovo Papa «sia vicino alla gente, abbia il carisma per radunare attorno a sé una grande folla». Non importa da dove arrivi. Anche se padre Paul Robinson, originario dello Sri Lanka, una preferenza ce l'ha. «Ho sentito che si parla di un Pontefice europeo, o forse americano. A me piacerebbe che venisse dall'Asia. E il filippino Luis Antonio Tagle sarebbe perfetto».