28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
MoVimento 5 Stelle

Mazzacurati a La7: Dopo querela non so se voto ancora Grillo

«Se vuole farsi partito personale come Berlusconi non ci sto più»

ROMA - «Mi sono preso una querela per aver detto quello che penso sia scritto nel regolamento che abbiamo sottoscritto, cioè che Grillo gestirà il gruppo comunicazione e i soldi, per darlo, da quello che capisco, a quelli che gestiscono la comunicazione. Mi è venuto in mente Casaleggio perché è anni che gestisce la comunicazione di Grillo». Nel pieno delle polemiche sulla democrazia interna al Movimento 5 Stelle, sul meccanismo delle Parlamentarie, sulla questione di dei fondi, su Casaleggio e il suo ruolo, e dopo le annunciate querele all'«escluso» bolognese e a La7, Ivano Mazzacurati torna a parlare alle telecamere di Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro in onda giovedì dalle ore 21.10 su La7.

«Questa querela è un bel problema. Io faccio l'impiegato in un'azienda metalmeccanica di Bologna. A livello economico ci sono degli attivisti che sono pronti ad autotassarsi per fare uno scudo legale online perché uno valga uno per la difesa della democrazia nel movimento. Vuol dire che c'è ancora la massa critica pensante e libera. (?) Grillo deve continuare a fare il garante del suo simbolo e del suo nome, ma la gestione deve essere di tutti. Dopo questa querela non so se voterò Grillo: se deve fare come Berlusconi che fa il partito suo, allora no. Ricordo che Grillo sul palco nel 2009 disse: Quando il movimento camminerà con le sue gambe io farò un passo indietro. Secondo me questo era il momento giusto. Chi sarà il candidato Premier? Non si sa, al momento non si sa nemmeno come sarà scelto. Potrebbe anche essere Casaleggio».