12 ottobre 2025
Aggiornato 12:00
Le manifestazioni studentesche

Monti: Insegnanti «conservatori»

Il Presidente del Consiglio: i «corporativismi spesso usani anche i giovani per perpetuarsi e non adeguiarsi ad un mondo più moderno». Cancellieri: «Ha vinto la Democrazia, grande impegno di tutti»

ROMA - «Gli studenti sono quelli più in credito e fanno bene a manifestare il loro dissenso», avendo «anche dimostrato in questi giorni di saperlo fare civilmente». Ma nella «sfera del personale della scuola abbiamo riscontrato anche grande spirito conservatore», come la «grande indisponibilità a fare due ore in più a settimana che avrebbe significato più didattica e cultura», per «difesa di privilegi corporativi». E «dunque non cadiamo nel mito bontà contro durezza» perchè i «corporativismi spesso usano anche i giovani per perpetuarsi e non adeguarsi ad un mondo più moderno». Lo ha affermato il Presidente del Consiglio Mario Monti, ospite su Raitre a 'Che tempo che fa', distinguendo e contrapponendo protesta degli studenti e protesta degli insegnanti per la crisi della scuola.
«La scuola per noi - ha affermato Monti - non è affatto poco, è molto importante. L'abbiamo affidata al prof. Profumo: fra il meglio che c'è in circolazione. Il tema, però, potrà essere risolto solo con gradualità. Servono risorse. Che nel passato sono state anche dilapidate. Noi finora abbiamo cercato di evitare che il Paese finisse bruciato. Per affrontare quanto serve alla cultura e alla scuola ci vuole gradualità».

Cancellieri: Ha vinto la Democrazia, grande impegno di tutti - Quella di ieri con gli studenti «è stata una bella giornata, ha vinto la democrazia». Ne è convinta il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, per la quale «c'è stata da entrambe le parti un grande impegno quindi è una cosa molto positiva».
Secondo il ministro, in questo momento difficile per quanto riguarda la tenuta sociale, anche a seguito delle contestazioni della scorsa settimana «occorre molta capacità di dialogo. La politica potrebbe aiutarci molto su questo» ma ora sembra essere «assente». «Speriamo molto - ha detto durante il suo intervento a «Politicamente scorretto» a Casalecchio di Reno - in un dialogo con i sindacati» anche per riuscire a «emarginare i manifestanti i sobillatori» che inquinano i cortei.
«Ci deve essere un messaggio di rispetto reciproco - ha aggiunto il ministro dell'Interno -. La forza dell'ordine è lo stato e occorre un rispetto non borbonico ma serio. Chi offende e colpisce le operazioni delle forze dell'ordine colpisce lo stato. Dall'altta parte lo stato deve essere rispettoso dei manifestanti». Abbiamo ancora tantissima strada da fare.