23 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Giustizia | Laziogate

Fondi PDL, vertice tra PM e GDF

Oggetto della riunione è stata anche l'attività ispettiva svolta ieri dalle Fiamme gialle nella sede della Pisana, dove per alcune ore sono stati ascoltati diversi funzionari dell'ufficio di presidenza del Consiglio. «Concentrati su finanziamenti al gruppo Pdl della Pisana»

ROMA - Magistrati e investigatori applicati all'inchiesta sui fondi e rimborsi concessi al gruppo Pdl alla Regione Lazio si sono incontrati stamane per una nuova riunione. L'incontro operativo si è svolto nell'ufficio del procuratore aggiunto Alberto Caperna. Al vertice ha partecipato il pm Alberto Pioletti e il comandante del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza, Giuseppe Bottillo. Oggetto della riunione è stata anche l'attività ispettiva svolta ieri dalle Fiamme gialle nella sede della Pisana, dove per alcune ore sono stati ascoltati diversi funzionari dell'ufficio di presidenza del Consiglio.

Sotto la lente i finanziamenti al gruppo PDL - Gli inquirenti, sul punto, comunque sottolineano che gli accertamenti verte esclusivamente sulla gestione dei fondi destinati al Pdl negli ultimi due anni. E' poi stato messo in programma un altro incontro tra i pm capitoli e quelli della procura di Viterbo dove da tempo è avviata una indagine su una serie di fatture false che vede il coinvolgimento di alcuni esponenti del Pdl.
I parlamentari della Regione Lazio vengono retribuiti attraverso il servizio di 'segreteria consiglieri'. Gli stipendi vengono riversati direttamente e non vi è alcun passaggio intermedio o successivo. Questi dati, «di procedura», sono stati ripetuti oggi a piazzale Clodio, nel corso dell'incontro tra pm e investigatori delle Fiamme gialle. I gruppi consiliari, invece, ricevono i finanziamenti attraverso una linea differente.

Riscontrate anomalie - Gli accertamenti di chi indaga si sono concentrati, in queste ore, proprio su questi passaggi burocratici e amministrativi. E secondo quanto si è appreso le persone ascoltate, a partire da quelle dell'ufficio di presidenza del consiglio regionale, avrebbero confermato la presenza di anomalie nella gestione dei fondi dell'ex capogruppo Pdl Franco Fiorito, così come nel percorso di accreditamento.