Lega, stop ai rimborsi elettorali. Maroni ricorre
Pubblicamente i leghisti ostentano sicurezza e si dichiarano, come ha assicurato oggi il segretario federale Roberto Maroni, «assolutamente tranquilli», perché «certi» che il ricorso presentato contro lo stop ai rimborsi elettorali comunicato dalla presidenza della Camera per «irregolarità» nel bilancio del gruppo Lega del 2010 verrà accolto
MILANO - Pubblicamente i leghisti ostentano sicurezza e si dichiarano, come ha assicurato oggi il segretario federale Roberto Maroni, «assolutamente tranquilli», perché «certi» che il ricorso presentato contro lo stop ai rimborsi elettorali comunicato dalla presidenza della Camera per «irregolarità» nel bilancio del gruppo Lega del 2010 verrà accolto. Ma nonostante la sospensione dei contributi venga considerata in via Bellerio «infondata e non valida», serpeggia una certa irritazione: «C'è una sorta di accanimento terapeutico ai nostri danni», è lo sfogo di un dirigente di vecchio corso, che sottolinea che da parte della nuova Lega maroniana c'è stata la «massima e totale collaborazione non solo con gli inquirenti ma con tutti gli organismi di controllo: ci siamo fatti certificare i bilanci, e questo comportamento nei nostri confronti a noi pare inspiegabile». In ogni caso, «il collegio dei revisori della Camera prenderà atto della situazione e siamo fiduciosi che presto questi fondi vengono destinati».
GIORNATA DELLE PRECISAZIONI - Dopo la notizia della sospensione dei rimborsi pubblicata oggi su due quotidiana, oggi è stata la giornata delle «precisazioni». Prima è giunta quella della presidenza della Camera, che ha voluto spiegare si è limitata ad applicare il Regolamento senza assumere iniziative proprie non previste, comunicando l'avvenuta sospensione dell'erogazione dei contributi al gruppo Lega, a seguito dell'avvenuto riscontro da parte del Collegio dei revisori dei conti della Camera di «irregolarità» nel bilancio del gruppo Lega del 2010. Montecitorio ha anche precisato che «con riferimento dell'articolo del Messaggero, i rimborsi erogati nell'anno 2011 sono stati corrisposti sulla base del giudizio di regolarità formulato dal Collegio dei revisori sui rendiconti relativi al 2009 e non al 2010, come erroneamente riportato».
Più tardi, l'appunto della Lega, secondo cui «il Collegio dei revisori della Camera aveva certificato che il rendiconto della Lega Nord era 'formalmente conforme agli schemi previsti dalla legge in vigore'. Tuttavia (e non è chiaro il motivo) lo stesso Collegio ha stabilito che il bilancio in questione non può essere considerato valido». Ed è sulla base di questa «contraddizione» che la Lega afferma di aver presentato il suo ricorso sui rimborsi che, «in ogni caso la Lega ha già deciso che saranno devoluti interamente in beneficenza ad associazioni di volontariato che operano nelle regioni del Nord».
MARONI: PD, PDL E UDC NELLA PALUDE - «Non mi risulta nessuna intesa, non c'è. Mi pare che Pdl, Pd e Udc siano nella palude. Noi siamo pronti a discutere ma mi pare che la situazione sia bloccata». È quanto afferma il segretario della Lega, Roberto Maroni, prima di partecipare alla Summer School del Pdl a Frascati.
«Finora non si è deciso niente - prosegue - Stiamo a vedere ma nella sostanza mi pare che nessuno voglia modificare la legge elettorale». A chi gli chiede se ritenga possibile che si voti nuovamente col Porcellum, Maroni replica: «Spero di no, vorrei le preferenze perché le chiedono i cittadini. Noi siamo disponibili, gli altri sono bloccati su calcoli e convenienza politica da Prima Repubblica. Aspettiamo fiduciosi che questa strana maggioranza batta un colpo».
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