Maroni: «Bene a Bossi candidato, ma io vorrei un giovane»
Il segretario del Carroccio Maroni: «Dimostra che Umberto tiene al partito, che non si prevedono scissioni, spaccature e cose del genere. Nel Pd c'è Renzi, nel Pdl Alfano e anche in casa nostra bisogna guardare al futuro»
MILANO - Per il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, l'eventuale candidatura di Umberto Bossi alla sua successione «dimostra che Bossi tiene alla Lega, che non si prevedono scissioni, spaccature e cose del genere, dopodiché per la prima volta saranno chiamati a votare tutti i militanti, chiunque potrà candidarsi in base ai requisiti previsti dallo statuto, quindi ben vengano le candidature».
Quanto al suo segretario federale ideale Maroni ha però ribadito: «So chi vorrei, un giovane. E' quello che succede negli altri partiti: nel Partito democratico (Pd) c'è Renzi, nel Poplo della libertà (Pdl) Alfano e anche in casa nostra bisogna guardare al futuro, ma se Bossi, che è la storia della Lega, si candida, mi fa piacere. Vuol dire che tutte le storie sulle scissioni sono fantasticherie, tutte balle. Quello che conta è la Lega, poi possiamo avere opinioni diverse su tante cose, ma nel cuore c'è la Lega e questa anticipazione di Bossi mi sembra possa essere letta in questo senso».
Maroni ha precisato che le candidature dovranno essere presentate entro l'11 novembre, poi inizierà la fase di raccolta firme, minimo mille, massimo mille 500, da presentare entro la fine del mese. A quel punto si saprà quanti e quali sono i candidati che hanno raccolto le adesioni dei 'soci ordinari militanti' in vista del voto, in programma il 7 dicembre, sempre riservato ai circa mila iscritti al movimento da almeno un anno. «Sono la base della Lega», ha concluso il segretario.
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