29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Lo scandalo Vatileaks

Vaticano, prossima settimana fine istruttoria su maggiordomo

Nel corso della settimana, infatti, l'ex assistente di camera di Benedetto XVI sarà prosciolto o, più probabilmente, rinviato a giudizio dal giudice istruttore vaticano Piero Antonio Bonnet

CITTÀ DEL VATICANO - Si conclude la settimana prossima la prima puntata della vicenda giudiziaria di Paolo Gabriele, il maggiordomo al centro della fuga di documenti riservati del Papa (Vatileaks).

Nel corso della settimana, infatti, l'ex assistente di camera di Benedetto XVI sarà prosciolto o, più probabilmente, rinviato a giudizio dal giudice istruttore vaticano Piero Antonio Bonnet. Il magistrato sta preparando in questi giorni la sentenza conclusiva dell'istruttoria, mentre il «promotore di giustizia» Nicola Picardi sta ultimando la requisitoria. Paolo Gabriele - arrestato il 23 maggio, agli arresti domiciliari dal 21 luglio - rimane, ad ogni modo, l'unico indagato. Il capo d'accusa che gli viene contestato è il «furto aggravato» delle carte del Papa, non, dunque, la loro diffusione. Il legale del maggiordomo, Carlo Fusco, ha puntualizzato che il suo assistito non ha avuto mandanti e complici. I due documenti che la magistratura vaticana sta scrivendo - che potrebbero essere resi pubblici - potrebbero però contenere indicazioni sulla catena di persone che ha fatto filtrare i documenti fotocopiati da Paolo Gabriele sulla stampa italiana e, poi, nel libro di Gianluigi Nuzzi 'Sua Santità'.

Nei 'rumors' di queste settimane in Vaticano si è parlato insistentemente di cittadini italiani coinvolti. Il giornale tedesco 'Die Welt' ha recentemente fatto i nomi del cardinale italiano Paolo Sardi, ex 'ghostwriter' del Papa, del vescovo tedesco Josef Clemens, ex segretario personale di Rartzinger, e della sua ex governante, Ingrid Stampa, ma la sala stampa vaticana ha smentito che si tratti di sospettati, pur confermando che sono tre delle persone ascoltate in queste settimane.