Immigrati: Lega, bloccheremo sanatoria
Mazzatorta e Fedriga: «Un'amnistia all'oscuro del Parlamento. No al lassismo». Della Vedova: «Bene il Governo, da Maroni solita propaganda». Gasparri: «No a sanatorie altrimenti l'Esecutivo rischia».
ROMA - «Monti e i suoi ministri stanno per realizzare, in un colpo solo, una sanatoria di clandestini e un'amnistia a pagamento». E' quanto dichiarano Sandro Mazzatorta e Massimiliano Fedriga rispettivamente vicepresidenti della Lega Nord al Senato e alla Camera.
«A quanto pare basteranno solo mille euro per regolarizzare un extracomunitario senza permesso di soggiorno e allo stesso tempo mettere al riparo da qualsiasi conseguenza il datore di lavoro che l'ha assunto in nero. Siamo all'assurdo, oltre ogni regola minima di qualsiasi Paese democratico: con il pretesto del recepimento della direttiva europea 52 del 2009 che va nella direzione diametralmente opposta, questo Governo si prepara a fare una sanatoria che può arrivare a regolarizzare fino a 700 mila stranieri che invece dovrebbero essere espulsi. Così inoltre, questo esecutivo si prepara a immettere nel mercato del lavoro un esercito di persone disposte a lavorare a qualsiasi condizione mentre ci sono oltre 2 milioni di nostri disoccupati totalmente dimenticati da Monti e Fornero».
«Siamo molto preoccupati e allarmati - proseguono i parlamentari - perché questo governo dei professori sta abbandonando le linee di rigore che aveva adottato il precedente esecutivo. Approfittando del recepimento di una direttiva comunitaria in materia di sanzioni nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini stranieri irregolari, si preparano a fare un'operazione di regolarizzazione tenendo all'oscuro il Parlamento e i cittadini. Ed è verosimile prevedere che di questa iniziativa del Governo si serviranno gli extracomunitari regolari dichiarandosi datori di lavoro dei loro amici e parenti, che invece sono irregolari, allo scopo appunto di sanare la loro posizione. Ma noi ci opporremo a qualsiasi tipo di sanatoria».
Della Vedova: Bene il Governo, da Maroni solita propaganda - «Nel suo roboante attacco al governo, Maroni, per rincorrere la propaganda bossiana, si schiera a favore dell'evasione fiscale, dello sfruttamento e dell'illegalità». Lo afferma il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova.
«Il governo non ha fatto altro che recepire la disciplina comunitaria in materia di sanzioni e provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro che impiegano lavoratori extracomunitari senza regolare permesso di soggiorno», spiega Della Vedova. Un atto dovuto di legalità e civiltà e una boccata d'ossigeno, attraverso il recupero di evasione fiscale, per le casse dello Stato. Il resto - conclude - è propaganda sulla pelle di lavoratori, imprenditori e famiglie, in gran parte al nord».
Gasparri: No a sanatorie altrimenti l'Esecutivo rischia - «In materia di immigrazione invito formalmente il governo ad evitare iniziative che potrebbero aprire un enorme contenzioso con l'esecutivo fino a sfiduciarlo». E' il monito del capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, ricordando che «per quanto riguarda la regolarizzazione dei lavoratori stranieri se ne sta discutendo in Commissione e l'Italia deve adeguarsi alle normative europee che prevedono sanzioni severissime per chi usa manodopera clandestina».
«L'emersione di chi lavorava in Italia fino al 31 dicembre 2011 - ha sottolineato- deve essere improntata a criteri di estremo rigore. L'abbiamo detto più volte anche alla presidenza del Consiglio. Sembra invece che il ministro Riccardi voglia ricorrere a procedure inaccettabili, tali da trasformare la possibile regolarizzazione di persone che lavorano in Italia in un'autentica sanatoria aperta a chi è arrivato nel nostro Paese dopo il 31 dicembre del 2011. Su una cosa di questo genere il governo rischia la sopravvivenza. Lo comprendano bene».
«Riccardi - ha concluso- non può compiere scelte demagogiche in contrasto con le linee precise che norme nazionali ed internazionali impongono. Lo vogliamo dire pubblicamente affinchè poi non ci meravigli se ne trarremo le conseguenze. Lo diciamo in una fase in cui stiamo sostenendo tutta una serie di provvedimenti del governo, anche quelli che poi in materia economica non si sono rivelati così soddisfacenti. La nostra pazienza ha un limite. E Riccardi l'ha già sfidata troppe volte».
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