29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria

Droga, maxi sequestro a Gioia Tauro

300 chili di cocaina purissima sono stati rinvenuti all'interno di tre containers in transito presso il porto calabrese di Gioia Tauro ásbarcati dalla nave mercantile MSC Pholins

REGGIO CALABRIA - 300 chili di cocaina purissima sono stati rinvenuti all'interno di tre containers in transito presso il porto calabrese di Gioia Tauro ásbarcati dalla nave mercantile MSC Pholins. Il sequestro e stato effettuato dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria in collaborazione con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane - Ufficio Centrale Antifrode e S.V.A.D. di Gioia Tauro, e la Direzione Centrale Servizi Antidroga.

L'operazione, che ha portato all'ingente sequestro e stata condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica di Palmi, e s'inquadra - fanno sapere fonti delle fiamme gialle - nell'ambito di una più vasta attività di polizia giudiziaria. Ha consentito l'individuazione dei tre differenti carichi occultati nei contenitori imbarcato presso diversi porti del Sud America.

La droga, probabilmente destinata al mercato del nord Italia, avrebbe fruttato, con la vendita all'ingrosso, circa 11 milioni di euro mentre, con la vendita al dettaglio, la cifra avrebbe raggiunto i 60 milioni di euro.

I sospetti degli investigatori sono sorti dalla comparazione tra la documentazione doganale e le caratteristiche fisiche del carico, costituito da scarti di alluminio, prodotti alimentari e legumi, destinati ad aziende del nord Italia non direttamente operanti nei relativi settori.

Il porto di Gioia Tauro, quindi, si conferma quale importantissimo snodo nelle rotte dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti provenienti dal Sud America con un quantitativo sottoposto a sequestrato, dall'inizio dell'anno 2012, pari a complessivi kg. 673,24 di cocaina che si aggiungono alla tonnellata di cocaina sottoposta a sequestro nel corso dell'anno 2011. Le indagini ora proseguono nella speranza di arrivare a capire chi gestiva il traffico nel porto e, se c'è qualche ndrina di riferimento che operava nello smercio di sostanze stupefacenti.