28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Il Premier: Una situazione difficile da gestire

Immigrati: Monti, non alimentare il pregiudizio

Il Presidente del Consiglio: Da esodi forzati grande tensione sociale. Serve un ponte di fiducia tra i giovani del Mediterraneo. L'allarme del Ministro libico: La situazione rischia di peggiorare. Terzi: Pronti al controllo integrato delle frontiere con la Libia

RONDINE - «Persone di culture tanto diverse sbarcano nel nostro Paese alla ricerca di una vita dignitosa. Ma da questi esodi forzati non può certo nascere serenità. Anzi, è motivo di grande tensione sociale, difficile da gestire». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, rivolgendosi ai ragazzi della Cittadella della Pace a Rondine, nell'aretino.
«Non si può sperare che cessino per miracolo gli arrivi dalla sponda Sud del Mediterraneo - ha aggiunto Monti - bisogna creare un ponte di fiducia tra le giovani generazioni dei diversi Paesi del Mediterraneo. Bisogna non alimentare il pregiudizio, bisogna vedere gli altri non come nemici ma - ha concluso Monti - come possibili e immediati alleati».

L'allarme del Ministro libico: La situazione rischia di peggiorare - Tripoli lancia l'allarme: nel campo dell'immigrazione clandestina, il ministro libico Ashour Bin Khayal ha detto di temere «un peggioramento». E' stata espressa al ministro Giulio Terzi, ha spiegato il ministro libico che oggi ha incontrato il titolare della Farnesina, «la volontà di collaborare su questo piano, è una questione che tocca anche in modo generale» l'Unione Europea.
«Per ora la situazione non è così grave», ha spiegato il ministro libico, «ma abbiamo registrato indicatori che dicono che le cose potrebbero forse cambiare in peggio. Immigrati africani sono vicini al confine tra Egitto e Libia: finora non sono grandi numeri, ma potrebbero benissimo aumentare. Per questo abbiamo voluto lanciare un segnale, guardiamo dunque ai nostri amici in Italia e nell'Unione Europea per vedere come affrontare questa situazione», ha aggiunto Bin Khayal.

Terzi: Pronti al controllo integrato delle frontiere con la Libia - Nel contrasto all'immigrazione clandestina, che rappresenta una «priorità», l'Italia è pronta a sviluppare con la Libia «un progetto di controllo integrato delle frontiere basato sulle più avanzate tecnologie». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata, che ha incontrato alla Farnesina l'omologo libico Ashour Bin Khayal.
«Sul piano economico le aziende italiane sono molto interessate a partecipare al processo», ha spiegato Terzi nella conferenza stampa al termine dell'incontro. «Le nostre aziende hanno una profonda riconoscenza al sistema economico libico e una storica tradizione di collaborazione con le aziende di questo nostro Paese amico».