18 giugno 2025
Aggiornato 10:00
A Verona un referendum per la Lega del futuro

Lega: Bossi, sarò ancora segretario

Un trionfo alle amministrative del maroniano, Flavio Tosi, spianerebbe la strada al nuovo corso guidato dai «barbari sognanti» dell'ex Ministro dell'interno

ROMA - Per sapere quale sarà il futuro della Lega domenica bisognerà guardare a Verona. E’ infatti nella città scaligera che la base leghista dovrà dire con forza se vuole voltare pagina rispetto a Bossi o riportare in sella il vecchio leader . A decretare l’applausometro rispetto alla vecchia o alla nuova linea sarà la consistenza dei voti che riuscirà a raccogliere il sindaco uscente, Flavio Tosi. Non è un mistero per nessuno che Tosi sia il più maroniano dei maroniani, tanto che nel presentare la sua lista ha sfidato apertamente Umberto Bossi ancor prima che esplodesse il caso Belsito, rischiando addirittura l’espulsione dal partito. Poi si sa come è andata a finire, con il senatur costretto a piegare la testa e a dovere inghiottire il rospo Tosi. Un trionfo elettorale dell’ex sindaco equivarrebbe quindi ad una vittoria dei «barbari sognanti» sulla vecchia guardia leghista e finirebbe per aprire anche la strada alla nomina di Roberto Maroni come successore di Bossi.

MARONI E SALVINI PER IL SÌ A TOSI - A chiudere domani una campagna elettorale per quello che nei fatti sarà un referendum pro o contro il sindaco leghista uscente Flavio Tosi che non ha voluto alleanze con altre forze politiche, arrivano domani a Verona due pezzi da novanta dello stato maggiore del Carroccio come l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni e Matteo Salvini: chiederanno un sì per Tosi. Ma arriverà anche il leader dell’ Udc Pier Ferdinando Casini per sbarrare il passo al sindaco uscente.

UN TEST PER LA LEGA DEL FUTURO - Del resto, il capoluogo scaligero è cruciale. Il test politico, anche a livello nazionale, si misura proprio dal risultato delle elezioni a Verona dove il sindaco uscente, Flavio Tosi, viene dato come favorito.
Un esame, però, che potrebbe mettere sotto la lente dell'elettore le vicende giudiziarie che hanno terremotato la Lega Nord, togliendo un po' di consenso al movimento di Bossi. In ogni caso, il «maroniano» Tosi punta a vincere al primo turno. Obiettivo, ambizioso, che se dovesse essere raggiunto spianerebbe la strada al sindaco alla segreteria regionale del partito, da anni saldamente retta dal primo cittadino di Treviso di fede «bossiana», Giampaolo Gobbo. A sostenere Tosi nella corsa a Palazzo Barbieri, ci sono, compresa la Lega Nord, ben sette liste.

TOSI HA SPACCATO IN DUE IL PDL - Dopo avere ottenuto dal Umberto Bossi, in occasione dal Parlamento padano di Vicenza dello scorso 17 marzo, di poter correre con una propria lista, Tosi ha conquistato il supporto di altre sei liste:la Civica per Verona Pensionati, Fratta Pasini, Alleanza per Verona Giovani Verona è vita e Partito delle aziende. Il tornado Tosi è riuscito a catalizzare il sostegno dei 14 pidiellini, che il segretario del Pdl, Alfano ha provveduto a sospendere.

BOSSI: SARO’ ANCORA SEGRETARIO - Al congresso «vediamo chi ci sarà, saranno i militanti a dire chi deve presentarsi: bisogna fare le primarie». Lo ha detto ieri sera Umberto Bossi a Cassano Magnago dove ha ribadito la sua intenzione di ricandidarsi alla guida della Lega. «Per forza», ha spiegato, «perché altrimenti la gente comincia a pensare che fanno qualcosa per tagliarmi fuori». Bossi conta sul sostegno del suo amico-rivale Maroni, col quale non ha ancora parlato, ha detto, della sua intenzione di ricandidarsi: «A dire la verità Maroni mi ha detto se ti candidi sarò il tuo più grande sostenitore».

LA PADANIA: AVANTI CON LE PRIMARIE - Oggi il quotidiano la Padania pubblica un tagliando inviando il quale i lettori possono esprimere la loro preferenza per il nuovo leader del movimento. «Qualcosa può partire da lì, poi vediamo», ha detto Bossi.
A chi gli ha fatto notare che il candidato sindaco di Verona Flavio Tosi ha definito «inopportuna» la sua candidatura, Bossi ha replicato:
«Io faccio comodo perché tengo tranquillo il movimento, starei tranquillamente da parte ma farò quello che interessa alla Lega». «Non è detto che io sia legato alla Lega per forza - ha aggiunto - non ho detto 'sì' e basta, ho detto 'sì, vedremo'». Bossi ha poi affermato che venerdì sarà a Verona per sostenere la ricandidatura di Tosi.

I GIORNALISTI HANNO MASSACRATO MIA MOGLIE MANUELA - Ai cronisti che gli hanno chiesto perché la moglie Manuela in queste settimane non abbia parlato pubblicamente, Bossi ha risposto: «L'avete massacrata». Ma che cosa vi siete detti tra voi? «Che è meglio tirarsi da parte, troppo alto il prezzo da pagare grazie a voi (i giornalisti, ndr)».

FONTANA: IL NUOVO SEGRETARIO SARA’ MARONI - «Il nuovo segretario sarà sicuramente Bobo Maroni»: lo dice in una intervista al Messaggero il sindaco leghista di Varese Attilio Fontana che interpreta anche la «mossa» del Senatur degli ultimi giorni. «Bossi - dice - non ha intenzione di candidarsi, ma offre una disponibilità per evitare forti contrapposizioni e spaccature nel movimento. Ma non credo che si arriverà a questo». «Tra Bossi e Maroni ci sono sempre stati rapporti di grandissima schiettezza, stima e amicizia - aggiunge -. Problemi non sussisteranno, lavoreranno insieme». Fontana rispedisce al mittente anche i rumors sulle divisioni tra veneti e lombardi che, sottolinea, «sono tentativi di gettare scompiglio. Tutti siamo uniti contro il governo».