Beppe Grillo: Ci vediamo in Parlamento
Un terremoto è in arrivo in Europa. Le scosse sismiche sono le prossime elezioni e i referendum. Si profila un confronto tra politica e finanza. I parlamenti nazionali da una parte e la BCE e il FMI dall'altra. Monsignor Toso: Il qualunquismo che sfascia non aiuta la democrazia
ROMA - «Ci vediamo in Parlamento». Si conclude così l'ultimo post di Beppe Grillo sul suo blog in cui il comico avverte che «un terremoto è in arrivo in Europa. Le scosse sismiche sono le prossime elezioni e i referendum. Si profila un confronto tra politica e finanza. I parlamenti nazionali da una parte e la BCE e il FMI dall'altra».
«Il 6 maggio - ricorda Grillo - si voterà in Grecia e il nuovo Governo potrebbe rigettare gli accordi presi con la UE per evitare il default. In Francia Hollande è favorito, la sua posizione è contraria ai tagli sociali per favorire le direttive europee. Sul trattato di stabilità ha dichiarato 'Aggiungiamo una parte sulla crescita o non lo ratificheremo'. Marine Le Pen ha ottenuto il 20% con un programma eurofobo e il suo consenso non potrà non influenzare il nuovo inquilino dell'Eliseo. Il 31 maggio in Irlanda si terrà un referendum sulle nuove regole di bilancio volute dalla Germania, il 'fiscal compact' che in Italia è stato approvato senza alcuna consultazione popolare come nelle migliori tradizioni di uno Stato partitocratico e non democratico. Persino dove non vi sono elezioni a breve si stanno aprendo delle faglie profonde, in Olanda si è dimesso il Governo Rutte a causa dei previsti tagli alla spesa pubblica, senza austerity si perderebbe infatti la tripla A... In Olanda si andrà alle urne il 12 settembre, il Pvv antieuro di Geert Wilders potrebbe spopolare».
Alfano: Inaccettabili le accuse di Grillo al Capo dello Stato - «Il presidente Napolitano è stato ed è un presidio di saggezza, terzietà e di grande guida anche nei momenti difficili del paese e ha tutto il nostro sostegno». Lo ha sottolineato il segretario del Pdl, Angelino Alfano, a margine di un incontro elettorale a Verona, definendo «inaccettabili» le parole del leader del Movimento 5 Stelle sul Presidente della Repubblica.
«Su Grillo non mi soffermo a fare commenti - ha detto Alfano - perché credo che le accuse nei confronti di Napolitano siano talmente inaccettabili che non devono essere commentate se non riaffermando prima la nostra fiducia al presidente - ha concluso - e il riconoscimento per l'azione che lui ha svolto».
Monsignor Toso: Il qualunquismo che sfascia non aiuta la democrazia - «Non so se Beppe Grillo possa essere incluso nelle categorie del qualunquismo, ma certamente un qualunquismo ci può essere e può essere solo volto allo sfascio anziché alla costruzione». Così mons. Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, ha riecheggiato le recenti parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Noi oggi abbiamo bisogno di persone, che pur nelle ristrettezze e nei sacrifici, sappiano essere costruttori di una nuova democrazia in Italia, in Europa e nel mondo», ha detto il vescovo salesiano.
Interpellato dai giornalisti a margine di una giornata seminariale dedicata a Giuseppe Toniolo, economista che verrà beatificato domenica prossima, Toso ha però sottolineato che «l'antipolitica non deve preoccupare più di tanto se coloro che vengono definiti antipolitici stimolano gli attuali partiti a riformarsi e riprogettarsi perché si realizzi una democrazia sostanziale, non solo rappresentativa ma anche partecipativa. Potrebbe preoccupare, invece, se coloro che insistono per il rinnovamento della politica anziché favorire il rinnovamento propongono solo movimentismi che non sono bene incanalati» e prefigurare per l'Italia un futuro diverso da quello rappresentato da un sistema di partiti «che garantisca la partecipazione democratica».
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