Lega, rabbia e sconcerto tra la base. Attaccato anche Renzo Bossi
Man mano che le notizie hanno fatto capire la portata della vicenda, tanto da far ammettere a Roberto Maroni che l'inchiesta è «particolarmente importante», il sapore complottista delle prime reazioni della base, hanno lasciato posto agli anatemi contro il tesoriere
MILANO - E' stata una giornata di sconcerto, rabbia e delusione per i militanti leghisti, investiti dalla notizia del terremoto giudiziario che ha travolto il tesoriere amministrativo del movimento, Francesco Belsito, in un'inchiesta in cui spicca il nome di Bossi e della sua famiglia per «esborsi effettuati per esigenze personali di familiari del leader della Lega nord». In moltissimi si sono uniti, nei forum su Internet, alla richiesta di dimissioni del tesoriere: su Facebook è subito stato creato il gruppo «Via Belsito dalla Lega Nord». Tanti militanti hanno appoggiato la richiesta di «cogliere l'occasione per fare pulizia» nella Lega. E in diversi si sono spinti ad affermare, cosa mai successa prima d'ora, che bisogna fare «piazza pulita» anche di Renzo Bossi.
Maroni: Ora fare pulizia - Man mano che le notizie hanno fatto capire la portata della vicenda, tanto da far ammettere a Roberto Maroni che l'inchiesta è «particolarmente importante», il sapore complottista delle prime reazioni della base, dopo la perquisizione della Guardia di Finanza nella sede della Lega, hanno lasciato posto agli anatemi contro il tesoriere. Fino a quando l'ex ministro dell'Interno non ha speso parole nette sulla necessità di dimissioni di Belsito e di «fare pulizia» all'interno, la notizia è stata commentata come una «decisione presa a tavolino» per eliminare l'opposizione scomoda della Lega. Lo stesso europarlamentare Matteo Salvini, uno dei primi a commentare la notizia dei 20 finanzieri «guidati dal famoso Pm napoletano Woodcock. Io c'ero. Proprio nel giorno della presentazione delle liste elettorali. Solo una coincidenza?». Per poi correggere il tiro: «E comunque basta! Fuori dalle palle chi infanga, o permette sia infangato, il nome della Lega e il lavoro di centinaia di migliaia di militanti ed elettori perbene», ha scritto su Fb, seguito dall'approvazione dei suoi fan.
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