24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Elezioni Amministrative 2012

L'Aquila, «pasticcio» Pdl nella città del sisma chiamata al voto

Partito segnato dalla lotta «fratricida». Anche il Terzo Polo in pezzi. Il partito di Silvio Berlusconi schiera un proprio candidato, Pierluigi Properzi, che nelle liste non potrà contare nemmeno su un consigliere comunale uscente

ROMA - Il «pasticcio» del Pdl all'Aquila non ha niente da invidiare al caso di Verona - dove Angelino Alfano ha sospeso molti consiglieri uscenti che sostengono Flavio Tosi - né da quelli delle liste «Forza...» che si moltiplicano al Nord Italia e segnano le difficoltà di amalgamare ex An ed ex FI. Quella dell'Aquila rappresenta una variabile ulteriore di un già difficile appuntamento elettorale. Nella città della ricostruzione post sisma, infatti, il partito di Silvio Berlusconi schiera un proprio candidato, Pierluigi Properzi, che nelle liste non potrà contare nemmeno su un consigliere comunale uscente. A lui si contrapporrà un altro nome, quello di Giorgio De Matteis, proveniente dalle file dell'Mpa, sostenuto dall'Udc e dalla maggior parte dei consiglieri pidielle uscenti, attualmente ancora nel partito. Una sfida fratricida che rende difficile per il primo partito italiano riuscir a strappare un capoluogo importante, fra i più significativi in questa tornata elettorale, e dal valore altamente simbolico.

De Matteis è uomo vicino a Gianni Chiodi, presidente regionale, teramano. A lui si si è contrapposta una parte del Pdl aquilano, che è riuscito a ottenere il via libera a Properzi da via dell'Umiltà, assieme al simbolo del Pdl. Lo scontro si complica anche alla luce delle recenti notizie provenienti dall'Abruzzo, visto che proprio stamane il coordinatore regionale del Popolo della libertà, il senatore Filippo Piccone, si è dimesso da sindaco di Celano (L'Aquila) per motivi personali. De Matteis è sostenuto da una larga coalizione, visto che oltre ai molti consiglieri comunali pidiellini (verso i quali al momento non sarebbe stato preso nessun provvedimento disciplinare) lo voteranno anche gli uomini dell'Udc, della Destra (infuriata con il Pdl per non aver organizzato le primarie), ma anche spezzoni di centrosinistra.

Alfano, atteso in Abruzzo ad aprile, deve dunque affrontare le difficoltà locali del Pdl abruzzese. Ma non è solo il Popolo della libertà a mostrare crepe. Il Terzo Polo si è spaccato in tre tronconi. Api sostiene il candidato del Pd Massimo Cialente, sindaco uscente, così come una parte dei restanti consiglieri comunali del Pdl. Anche una parte degli Udc - in contrasto con il vertice nazionale - presenteranno una lista a sostegno di Cialente. Fli, invece, correrà da sola con Enrico Verini. Insomma, le tre forze del Terzo Polo sostengono tre diversi candidati. L«Idv sosterrà invece Angelo Mancini, frammentando il quadro di un centrosinistra dal quale proviene anche la candidatura di una dirigente del movimento dei 'Grillini'. In tutto, all'Aquila, sono nove i candidati che si sfideranno per gestire il capoluogo segnato dal devastante terremoto del 2009.