Eternit, Vendola: La Sentenza è un punto fermo decisivo
Soddisfatto il leader di SEL: Ma la battaglia per la messa al bando non è ancora finita. Delfino (Udc): Sentenza storica, premia dignità e tenacia. Bonelli (Verdi): Sentenza importantissima per il diritto alla salute. Di Pietro (Idv): Speranza per il futuro
ROMA - La sentenza del processo Eternit pronunciata oggi dal tribunale di Torino «ha qualcosa di storico e decisivo, non solo perchè si è trattato del più grande processo penale in Italia e nel mondo per le morti d'amianto, ma perchè rappresenta finalmente un punto fermo di una battaglia che iniziata sindacalmente è divenuta coscienza civile».
Lo ha affermato Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, ricordando la «battaglia trentennale iniziata a Casale Monferrato» che «da ora deve diventare fondamentale nelle scelte dei modelli di sviluppo produttivi che devono tenere conto della salute non solo dei lavoratori e dei loro familiari, ma dell'intera comunità e dell'ambiente in cui questa è inserita o a cui si rivolge».
«Il risultato di oggi - ha detto ancora il presidente Sel - non deve far dimenticare tuttavia che, nonostante una legge che vieti uso e produzione di amianto, nel nostro Paese se ne stimino più di trenta tonnellate da bonificare e la sua messa al bando in tutto il mondo non è ancora un obiettivo raggiunto».
Delfino (Udc): Sentenza storica, premia dignità e tenacia - «E' una sentenza storica, che premia tutti coloro che hanno chiesto giustizia allo Stato con tenacia, costanza e dignità. Nella sicurezza dei luoghi di lavoro si misura il grado di civiltà di un paese: se fare impresa è fondamentale per lo sviluppo della nostra economia, ciò non deve mai avvenire passando sulla pelle dei lavoratori, dei cittadini e dell'ambiente». Lo ha affermato il presidente Udc del Piemonte, Teresio Delfino. «Da questa decisione deriva anche la necessità che istituzioni ed enti locali contribuiscano concretamente a garantire la tutela della salute a 360 gradi», ha aggiunto il parlamentare.
Bonelli (Verdi): Sentenza importantissima per il diritto alla salute - Secondo Angelo Bonelli, leader dei Verdi, «la sentenza del Tribunale di Torino che ha condannato a 16 anni i titolari della Eternit è una sentenza importantissima per il diritto alla salute e deve far riflettere la politica sulla stringente necessità di avviare un processo di conversione ecologica di cicli industriali inquinanti e che sono causa di malattia e morte per tanti cittadini. L'amianto - afferma in una nota - continua ad essere un'emergenza dimenticata nel nostro Paese che dovrebbe investire di più nella bonifica».
Di Pietro (Idv): La Sentenza di Torino è una speranza per il futuro - «La magistratura ha ristabilito la giustizia che fino ad oggi era stata negata. La condanna degli ex vertici dell'Eternit di Casal Monferrato non restituirà le vittime ai propri familiari, ma lancia una speranza per il futuro e segna un importante precedente per la giurisprudenza». Lo ha affermato il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
«Questo problema interessa tutta Italia, migliaia e migliaia di lavoratori e cittadini che ancora oggi corrono un gravissimo rischio. Ci auguriamo che questa sentenza dia una svolta anche dentro i palazzi con un nuovo impulso alle politiche della sicurezza sul lavoro. L'Italia dei Valori, che ha presentato numerosi provvedimenti legislativi in materia, continuerà ad impegnarsi per tutelare la salute dei lavoratori e per rendere attivo un Fondo per le vittime dell'amianto».