18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Convegno «Verso la guarigione e il rinnovamento»

Pedofilia, l'auspicio del Papa: Dare risposte alla tragedia degli abusi

Benedetto XVI: Possano essere aiutati a rispondere in modo veramente cristiano alla tragedia dell'abuso dei bambini. Cardinale Levada: Contro il Papa attacchi mediatici ingiusti. La Chiesa ha l'obbligo di cooperare con le previsioni della legge civile

ROMA - Papa Benedetto XVI ha espresso l'auspicio che i vescovi e i superiori religiosi di tutto il mondo, riuniti al convegno «Verso la guarigione e il rinnovamento» che si apre oggi alla Pontificia università gregoriana «possano essere aiutati a rispondere in modo veramente cristiano alla tragedia dell'abuso dei bambini». Il messaggio scritto dal cardinale segretario di stato Tarcisio Bertone a nome del Papa è stato letto dal rettore della Gregoriana Francois Xavier Dumortier nella sessione d'apertura del simposio.
La «guarigione» delle vittime dei preti pedofili deve essere una «preoccupazione fondamentale» per la Chiesa «e deve muoversi di conserva con un profondo rinnovamento della Chiesa ad ogni livello» ha scritto Benedetto XVI nel messaggio.

Più di 4mila denunce nell'ultimo decennio - «Gli oltre 4mila casi di abuso sessuale dei minori denunciati alla Congregazione per la dottrina della fede nell'ultimo decennio hanno rivelato, da una parte, l'inadeguatezza di una risposta esclusivamente canonica a questa tragedia, e dall'altra la necessità di una risposta realmente composita». Lo ha detto il prefetto dell'ex Santo Uffizio, il cardinale statunitense William Levada, nell'apertura di un convegno sulla pedofilia alla Pontificia università Gregoriana gestita a Roma dai gesuiti.
«Anche coloro tra di noi che si occupano di questo tema da decenni riconoscono che stiamo ancora imparando - ha detto Levada - e abbiamo bisogno di aiutarci l'un l'altro per trovare il modo migliore di aiutare le vittime, proteggere i bambini e formare i preti per oggi e domani in modo che siano consapevoli di questo flagello ed eliminarlo dal sacerdozio».

Cardinale Levada: Contro il Papa attacchi mediatici ingiusti - Il Papa ha «sofferto attacchi da parte dei media negli ultimi anni in varie parti del mondo, mentre dovrebbe avere la gratitudine di noi tutti, nella Chiesa e fuori di essa». Così il card. William Levada, prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, in merito alla pedofilia del clero nell'apertura del convegno «Verso la guarigione e il rinnovamento» alla Pontificia università Gregoriana.
Levada ha peraltro sottolineato che «con l'esplosione della copertura mediatica dei casi di abuso sessuale dei minori da parte dei preti nella Chiesa cattolica, specialmente ma non solo negli Usa, la congregazione per la Dottrina della fede, sotto la guida del cardinale Ratzinger, ha visto una drammatica crescita del numero dei casi denunciati».

La Chiesa ha l'obbligo di cooperare con le previsioni della legge civile - «Poiché le leggi civili cambiano da nazione a nazione, e l'interazione tra i funzionari della Chiesa e le autorità civili possono essere differenti da una nazione all'altra, il modo in cui questa cooperazione ha luogo sarà necessariamente differente in vari paesi. Il principio, tuttavia, deve rimanere lo stesso», ha detto Levada. «La Chiesa ha l'obbligo di cooperare con le previsioni della legge civile per quanto riguarda la denuncia di questi crimini alle autorità appropriate. Tale cooperazione naturalmente si estende anche alle accuse di abuso sessuale da parte dei religiosi o dei laici che lavorano o fanno volontariato nelle istituzioni e nei programmi della Chiesa. In questo senso, i funzionari della Chiesa devono evitare ogni compromesso sul foro interno sacramentale, che deve rimanere inviolabile».
Levada sottolinea che «se il vescovo è in grado di limitare l'esercizio del ministero di un chierico accusato, come garantito anche durante l'indagine preliminare, come padre e fratello ha la responsabilità di proteggere il buon nome dei suoi preti e deve fare ogni sforzo per riabilitare la reputazione di un prete che sia stato ingiustamente accusato».