24 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Si voterebbe giovedì alla Camera

Milleproroghe, il Governo pronto alla fiducia

Domani l'Esecutivo fornirà in commissione di garanzia le coperture su pensioni esodati. Catone (Pt): Tutela i poteri forti, no alla fiducia. Borghesi (IdV): La Maggioranza sbanda e dl torna in commissione

ROMA - Il governo potrebbe porre la fiducia in Aula alla Camera sul decreto milleproroghe domani sera, intorno alle 19.30, al termine delle votazioni sulle mozioni sulla politica Ue del governo. E' quanto è emerso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio riunitasi questo pomeriggio.
Il consiglio dei Ministri ha già autorizzato la questione di fiducia e se domani il governo dovesse effettivamente porla il voto ci sarebbe nel pomeriggio di giovedì. Su proposta della Lega, accolta all'unanimità da tutti in capigruppo, gli ordini del giorno al decreto verrebbero esaminati di seguito mentre il voto finale ci sarebbe martedì prossimo, 31 gennaio, in diretta tv.
Il decreto milleproroghe è stato rinviato questa mattina in Commissione per risolvere il nodo delle pensioni. Il Pdl, infatti, è contrario all'aumento delle aliquote contributive degli autonomi approvato in commissione come copertura alle modifiche sui lavoratori «esodati» e precoci. Il governo ha assicurato che domani mattina fornirà alla Commissione garanzie di copertura.

Catone (Pt): Tutela i poteri forti, no alla fiducia - «Il ritorno del decreto milleproroghe in Commissione Bilancio è una occasione importante per valutare attentamente gli emendamenti presentati al documento a partire dal criterio fondamentale di non onerosità a carico dello Stato, senza dover ricorrere a voti di fiducia che mortificherebbero anche le proposte a sostegno delle famiglie e dei redditi più bassi». Lo afferma in una nota Giampiero Catone, membro della Commissione Bilancio della Camera e Direttore politico del quotidiano La Discussione.
«In particolare - prosegue - gli emendamenti che ho presentato a sostegno dei pensionati ultrasettantenni, invalidi civili o portatori d'handicap, obbligati ad aprire un conto corrente bancario o postale; la proroga da tre a sei mesi del termine di comunicazione all'Inps dell'avvenuta apertura del conto, ha lo scopo di evitare che gli anziani vengano raggirati da funzionari senza scrupoli».
«A questo si aggiunga - conclude Catone - - la mia proposta di legge in itinere per la gratuità dell'apertura e delle movimentazioni dei conti che vorrei venisse accolta dal Governo considerato che anche in questa proposta non vi sono oneri a carico dello Stato, evitando al contempo che sui più anziani e sui più deboli della nostra società gravino oneri di gestione che secondo le associazioni che tutelano i consumatori vengono stimate in oltre il 2% del reddito totale annuo del pensionati. E' ora di capire se questo Governo voglia realmente risolvere i problemi del Paese o voglia solo tutelare gli interessi di alcuni poteri forti».

Borghesi (IdV): La Maggioranza sbanda e dl torna in commissione - «Una sbandata della maggioranza con il rinvio dall'Aula alla commissione del decreto Milleproroghe. Il Pdl attacca il governo per difendere posizioni corporative, con la conseguenza che il Milleproroghe torna in commissione». Lo dice in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente dell'Italia dei Valori alla Camera, che denuncia: «E' una cosa molto grave, la dimostrazione di quello che noi di Italia dei Valori abbiamo sempre sostenuto e cioè che il governo si sarebbe trovato presto in difficoltà perché il Parlamento è sempre quello di prima, i partiti non cambiano ed il Pdl non perde il vizio di tutelare chi ha sempre salvaguardato».