25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
La protesta degli autotrasportatori

Trasporti: Monti, l'interesse del Paese viene prima

Il Premier: Reazioni previste, spiegheremo perchè le misure sono necessarie. Alfano (Pdl): Il Governo intervenga per ripristinare la legalità. Di Pietro (Idv): Protesta tir sacrosanta ma togliere i blocchi. Casini (UdC): Tolleranza zero verso i violenti e prevaricatori

ROMA - Rispetto della legalità, e sostanzialmente margini ridottissimi di modifica alle misure che sono necessarie perchè l'interesse generale viene prima di quello delle singole categorie. Il premier Mario Monti risponde così, a Bruxelles, a chi gli chiede se il governo - stante le proteste in atto - sia disponibile a qualche passo indietro.
Le proteste «vanno esaminate caso per caso», ma il punto fermo è che «il rispetto della legalità è qualche cosa che si può e si deve esigere», tenendo presente che «certi diritti come il diritto di sciopero sono garantiti costituzionalmente».
Detto questo, «siamo ben consapevoli che le misure destano opposizioni, preoccupazioni e ansie, e ci possono essere cose da guardare più attentamente. Ma in buona misura le reazioni sono previste e lo sforzo che dobbiamo fare è quello di spiegare il meglio che possiamo il contenuto e la ragione di ogni misura introdotta, di spiegare che riguarda tutte le categorie, e che ciò che ha frenato la crescita economica e che rende precaria la vita dei giovani, è stata una gerarchia di valori secondo la quale l'interesse della categoria viene prima dell'interesse generale».

Alfano (Pdl): Il Governo intervenga per ripristinare la legalità - «Il governo deve intervenire», anzi «avrebbe già dovuto intervenire» perché il «governo deve ripristinare la legalità». Lo ha detto, a proposito della protesta dei Tir, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ai microfoni del Tg3.

Corsaro (Pdl): Governo faccia il dovuto per il ripristino della legalità - «E' necessario che il governo faccia tutto il dovuto, e anche di più, per ripristinare la legalità su strade e autostrade italiane. Fermo restando il diritto di sciopero, non si può non tener conto dell'altrettanto sacrosanto diritto dei lavoratori di usufruire dei servizi e delle infrastrutture del Paese». E' quanto dice in una nota Massimo Corsaro, vice presidente vicario del Pdl alla Camera, in merito allo sciopero dei Tir.
«Dal punto di vista sociale, è interessante notare - osserva - come queste manifestazioni non abbiano una griffe, una sigla sindacale definita. Non vorrei che si desse meno attenzione a queste proteste proprio perché a battere i pugni non sono i soliti e ben noti rappresentanti confederali».

Di Pietro (Idv): Protesta tir sacrosanta ma togliere i blocchi - «I diritti dei lavoratori e dei camionisti sono sacrosanti, ma si devono fermare quando vanno a toccare altri diritti sacrosanti: del consumatore, del cittadino comune». Lo afferma Antonio Di Pietro, commentando i blocchi stradali dei tir. «Siamo del parere che il governo debba darsi da fare per rimuovere le ragioni della protesta - continua il leader dell'Idv - dietro non c'è la criminalità organizzata, forse qualcuno ne ha approfittato, ma ci sono soprattutto poveri Cristi che non arrivano a fine mese». E aggiunge: «Blocchi stradali, ruote spaccate, vetrine divelte non possono essere ammesse».

Gasparri (Pdl): Governo sbaglia metodo, ascolti le categorie - «Non si possono tollerare violazioni della legalità. Bisogna affermare i principi di diritto. Ma serve anche il confronto. Se il governo non dà ascolto alle categorie, le proteste continueranno a paralizzare il Paese. Ed episodi drammatici potrebbero non essere più fatti isolati». Il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri interviene così sui blocchi degli autotrasportatori che stanno interessando diverse aree del Paese.
«Senza il dialogo non si va da nessuna parte. Sbagliare metodo è un errore che il Paese non può permettersi. E fare un decreto urgente sulle liberalizzazioni, che poi è un fritto misto di un centinaio di articoli, mentre sul lavoro giustamente si ascolta e si rinvia a un disegno di legge, è un modo non equilibrato di affrontare i problemi», aggiunge Gasparri.

Bocchino (Fli): Il Viminale rimuova il blocco dei Tir - «Il blocco dei Tir è ormai intollerabile, soprattutto dopo che il governo ha previsto il recupero trimestrale delle accise per gli autotrasportatori e la liberalizzazione della vendita dei carburanti, che di fatto determinerà una diminuzione dei prezzi». Così il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, commenta l'aumento delle tensioni per le proteste degli autotrasportatori.
«È assolutamente legittimo manifestare il proprio dissenso e il governo ha il dovere di ascoltare la protesta della piazza, ma quando il disagio provocato finisce per investire milioni di cittadini, causando un danno economico che ammonta a svariati milioni di euro al giorno, si rischia di svilire anche le stesse motivazioni della protesta», aggiunge Bocchino.
«A questo punto chiediamo un intervento immediato e deciso del ministro Cancellieri per porre fine a questo abuso e rimuovere i blocchi che rischiano di mettere il Paese nuovamente in ginocchio», conclude il vicepresidente di Fli.

Enrico Letta (Pd): Paese in ginocchio, violenza intollerabile - «Le ragioni di chi protesta sono da rispettare sempre. Ma non si può mettere in ginocchio l'Italia con la violenza. Questo è intollerabile». Lo scrive Enrico Letta, vicesegretario del Pd, su twitter, a proposito della protesta dei Tir.

Casini (UdC): Tolleranza zero verso i violenti e prevaricatori - «Tolleranza zero verso i violenti e i prevaricatori. Ascolto per gli altri». Lo scrive su Twitter il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, a proposito della protesta dei Tir.