Trasportounito: I tir ripartono, ma dal 6 febbraio stop alle bisarche
Di fronte all'atteggiamento del Governo che non ha aperto alcun dialogo serio con la categoria e che ha spacciato per decisive misure che non risolvono nessuno dei gravissimi problemi di sopravvivenza del settore
ROMA - Scadono a mezzanotte i cinque giorni di fermo dell'autotrasporto italiano, ma gli autotrasportatori riprendono sin da ora l'attività. Ma si tratterà solo di una tregua. «Di fronte all'atteggiamento del Governo che non ha aperto alcun dialogo serio con la categoria e che ha spacciato per decisive misure che non risolvono nessuno dei gravissimi problemi di sopravvivenza del settore», Trasportounito ha confermato che a partire da lunedì 6 febbraio 2012 verrà attuato il fermo già comunicato alle Autorità, delle imprese di autotrasporto a mezzo bisarche, ovvero degli autotrasportatori impegnati nel trasporto di autovetture. Inoltre, già dai prossimi giorni verrà comunicato un ulteriore fermo nazionale dell'autotrasporto di 5 giorni nel prossimo mese di marzo.
«Abbiamo fornito a tutti i presidi degli autotrasportatori - ha affermato Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito - l'indicazione per una ripresa del lavoro. Ma il totale scollamento dalla realtà, una volta di piú evidenziato dal comportamento delle istituzioni, ci costringerà nuovamente a scendere in strada: al fermo non esistono alternative se non quella di un intervento reale nel comparto che renda efficaci quelle norme di legge che sono rimaste sino ad ora lettera morta. Siamo anche disposti a un baratto: lo Stato si tenga le risorse economiche destinate al settore, ma ci dia le regole con le quali possiamo lavorare nella più totale sicurezza e non essere strangolati dalla committenza».
Domani pomeriggio l'intero consiglio nazionale di Trasportounito si troverà ad Asti, per rendere l'ultimo omaggio a Massimo Crepaldi. Quindi nei prossimi giorni si terrà a Roma l'assemblea generale dell'Associazione anche per valutare ulteriori azioni di lotta.
Sciopero dei sindacati di base, disagi in tutta Italia - Disagi per chi viaggia a causa dello sciopero nel settore dei trasporti proclamato dai sindacati di base per l'intera giornata. Lo stop, con modalità diverse, interesserà a livello nazionale tutti i settori, dal trasporto pubblico locale, dove potrebbero esserci più difficoltà per il maggior numero di sigle che scioperano, a quello ferroviario, a quello aereo. I sindacati protestano contro le «manovre del governo Monti».
In particolare lo sciopero interesserà a livello nazionale per l'intera giornata tutti i settori per i lavoratori iscritti all'Orsa e all'Usb, Slai-Cobas, Cib-Unicobas, Snater, Usi, Sicobas. Sciopereranno per 4 ore i lavoratori del trasporto pubblico locale iscritti al Cub. Sempre il Cub ha indetto un altro sciopero di otto ore dalle 9 alle 17 nel trasporto ferroviario. Salve comunque in ogni caso le fasce di garanzia.
Disagi in vista anche per chi vola. A scioperare saranno per Alitalia i piloti iscritti all'Anpav dalle 13.13 alle 17.30 e gli assistenti di volo dell'Rsa-Usb per 24 ore. Revocato invece da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti e Avia lo sciopero degli assistenti di volo. Stop invece per l'intera giornata dei lavoratori di Meridiana Fly: ad astenersi dal lavoro saranno i piloti dell'Unione piloti e gli assistenti di volo dell'Usb.