Monti: Lo sviluppo del Sud è decisivo per la crescita in Europa
Il Premier al lavoro sul documento «Il Mezzogiorno per l'Europa». IdV: Monti passi ai fatti, il tempo delle parole è scaduto. Vendola: Dal Governo passi importanti su fondi e università
ROMA - Per il presidente del Consiglio Mario Monti lo sviluppo del Sud Italia è «decisivo» per una «crescita sostenibile e durevole dell'Europa». Lo ha detto il presidente del Consiglio al termine dell'incontro con le Autonomie locali a palazzo Chigi, al quale hanno partecipato anche i ministri Fabrizio Barca, Corrado Clini, Corrado Passera e Francesco Profumo; per le Autonomie erano presenti i presidenti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, i sindaci dei capoluoghi di Regione del Sud e un rappresentante dei piccoli comuni meridionali indicato dall'Anci.
Il Premier al lavoro sul documento «Il Mezzogiorno per l'Europa» - L'incontro di questa mattina, spiega una nota di palazzo Chigi, ha permesso di proseguire il lavoro iniziato il 15 dicembre scorso e di definire le linee del documento «Il Mezzogiorno per l'Europa» che farà il punto sugli interventi in corso, in vista degli appuntamenti tra il Governo e le istituzioni Ue in agenda per le prossime settimane, sulla base dello stesso spirito di leale e forte collaborazione tra i vari livelli di governo.
«Lo sviluppo del Mezzogiorno - ha detto Monti - è un contributo decisivo per una crescita sostenibile e durevole dell'Europa».
Nel documento, nato dall'esigenza di dare conto dell'attuazione degli impegni per il rilancio del Sud assunti nel Vertice Euro del 26 ottobre 2011, saranno indicati i principi che informano in questa fase l'azione congiunta di tutti i livelli di governo: integrare politica regionale e nazionale per lo sviluppo, rafforzando i presidi di competenza offerti dal Governo centrale; ridurre l'incertezza dei flussi di finanza pubblica, anche con la deroga introdotta per il cofinanziamento dei fondi comunitari; concentrare gli interventi su un numero limitato di priorità, sviluppando l'azione del precedente Governo: scuola, sicurezza e giustizia; mobilità; cura degli anziani e dell'infanzia; interventi su frane e versanti; promozione dell'innovazione come volano di sviluppo dell'industria e dei servizi sociali; mettere al centro i risultati attesi e non solo i processi per conseguirli; offrire ai cittadini informazioni e strumenti per conoscere in tempo reale le nostre decisioni, per valutarle e per esprimere la loro motivata voce».
Utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione - Lungo queste linee, spiega la presidenza del Consiglio, il documento conterrà i progressi compiuti rispetto al 15 dicembre nell'attuazione del Piano di Azione Coesione (fondi regionali comunitari). Rimarcherà inoltre l'impegno in atto ad avviare l'utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione (fondi regionali nazionali), sulla base delle azioni concordate tra Stato e Regioni, attraverso l'attuazione degli interventi delle delibere Cipe e di nuove, imminenti delibere. Riguardo entrambi i fondi regionali, verranno segnalati all'Europa gli specifici interventi in atto di particolare rilevanza per il rilancio dello sviluppo del Sud, e le azioni di rigore e semplificazione con cui le Regioni partecipano all'impegno dell'intero Paese in questa direzione.
Il documento conterrà anche i principali provvedimenti per il Sud già approvati dal governo: si tratta, in particolare, di 9,6 miliardi di euro sbloccati per il potenziamento delle reti infrastrutturali; dell'avvenuto superamento dello squilibrio di risorse per garantire il funzionamento dei servizi di trasporto pubblico locale; dell'impegno concreto e già in atto per colmare entro il 2013 il divario digitale, accelerando fortemente lavori e procedure.
Nei prossimi giorni, i tecnici dell'amministrazione centrale continueranno il lavoro a sostegno degli interlocutori delle Regioni, per la definizione della programmazione degli interventi e dei fondi alla base del documento. Infine, nel corso della riunione il governo ha assicurato alle istituzioni locali la propria disponibilità a individuare una soluzione condivisa sul tema del trasporto ferroviario di lunga percorrenza.
IdV: Monti passi ai fatti, il tempo delle parole è scaduto - «Il riconoscimento del ruolo decisivo che il Mezzogiorno può avere per il rilancio dell'Europa è un punto di partenza, al governo Monti chiediamo però i fatti perché il tempo delle parole è abbondantemente scaduto». Lo ha affermato il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario.
«Dopo i disastri del governo Berlusconi a forte trazione leghista - ha detto l'esponente IdV - dal governo Monti ci si aspettava una significativa e immediata inversione di rotta, pur se la stragrande maggioranza dei ministri è espressione del Nord. Finora, invece, poco o nulla è stato fatto. Assistiamo puntualmente alla ripetizione di annunci che i cittadini del Sud si sono stancati di ascoltare». Per Belisario «servono riforme vere per un serio processo di modernizzazione, servono interventi strutturali che rilancino sviluppo e occupazione. Il governo abbia il coraggio di investire in infrastrutture e servizi che accorcino il divario con il Nord, che portino finalmente davvero il Mezzogiorno in Europa. Bisogna però fare presto - ha concluso il presidente dei senatori IdV - perché ogni giorno perso fa solo sprofondare il Sud più a fondo nell'abisso in cui già si trova».
Vendola: Dal Governo passi importanti su fondi e università - Il governo sta facendo passi importanti per il Sud. Oggi è stata varata la delibera su università e ricerca e sbloccati i fondi per aprire cantieri e dare lavoro ai giovani. Il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, si dice soddisfatto dell'incontro avuto oggi a palazzo Chigi con il premier Mario Monti e alcuni ministri per discutere del piano per il Mezzogiorno che verrà portato a Bruxelles.
«Da troppi anni i fondi per il Piano Sud sono sempre gli stessi e vengono riorganizzati sotto rubriche nuove senza mai essere spesi veramente - ha spiegato Vendola - credo che adesso, poco alla volta, si possano sbloccare e torneranno al Sud sottoforma di opere e cantieri, una cosa importante non solo per il Mezzogiorno ma anche per la drammatica domanda di lavoro».
Il governatore pugliese sottolinea che il governo Monti ha quantomeno «accresciuto la visibilità del Sud che per venti anni è stato oscurato da politiche nazionali concentrate sulla questione settentrionale. Pur avendo tante eccellenze ha un ritardo di sviluppo dovuto anche a queste scelte».
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