24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Dopo l'intervento del presidente del Consiglio sulla manovra

Manovra: Bersani, dobbiamo migliorarla, alleggerire alcuni punti

Il Segretario del PD: «E' dura e non abbastanza equa su pensioni e lotta all'evasione. Non ci sottrarremo perchè sappiamo che c'è il rischio di una crisi di sistema»

ROMA - «Confermiamo che siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità ma abbiamo detto anche con nettezza cosa faremmo noi e cosa chiediamo si faccia: dobbiamo assolutamente migliorare la manovra alleggerendola su alcuni punti». Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a Montecitorio dopo l'intervento del presidente del Consiglio sulla manovra.

«Sull'indicizzazione delle pensioni - ha spiegato - due volte il minimo è troppo, chiediamo un accostamento più graduale alla riforma delle pensioni soprattutto per i lavoratori precoci e a basso reddito, chiediamo un incremento dell'esenzione dell'Ici sulla prima casa e sappiamo anche dove prendere le risorse. E' importante che sia passato il principio della tassa sui capitali scudati su cui abbiamo insistito - ha proseguito Bersani - ma il limite di un miliardo e mezzo è solo un buffetto, e riteniamo anche che ci possano essere maggiori entrate dalle dismissioni immobiliari. In particolare non siamo convinti dell'impostazione sulla lotta all'evasione fiscale, ci sono misure che possono mettere a regime la fedeltà fiscale» e perciò assicura il leader del Pd «noi lavoreremo per migliorarla, è una manovra dura e non abbastanza equa. Noi teniamo ferma la nostra responsabilità perche sappiamo che la situazione è grave, io condivido ogni parola detta da Monti sulla serietà della situazione dico solo quello che lui non ha potuto dire e cioè che negli ultimi tre anni non è stato fatto nulla e si è negata la crisi».

Per Bersani ulteriori interventi possono essere fatti anche «sui costi della politica» sapendo che «non si può pretendere di fare tutto con questa manovra sulla quale c'è ancora da fare» perchè «ne condividiamo la filosofia ma avremmo voluto un approccio meno duro alla riforma delle pensioni» ma assicura: «non ci sottrarremo perchè sappiamo che c'è il rischio di una crisi di sistema».