Bagnasco: Genova è una comunità percossa ma non piegata
Il Presidente della CEI: «La fiamma della fiducia non è stata spenta da acqua devastatrice». In Toscana stanziati 85 milioni per la Lunigiana, 60 dalla Regione
GENOVA - «Genova è una comunità percossa ma non piegata, attende ciò che è giusto ma guarda avanti, è in movimento». Lo ha affermato il presidente della Cei e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, durante l'omelia della messa celebrata nella cattedrale del capoluogo ligure per le sei vittime dell'alluvione del 4 novembre. Alla cerimonia, che si è svolta in una chiesa gremita, hanno partecipato i parenti delle vittime e i massimi esponenti delle istituzioni locali, tra cui il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e il sindaco di Genova, Marta Vincenzi.
«La furia dell'acqua - ha sottolineato Bagnasco - ha trascinato via cose, lavoro e strade ma soprattutto si è portata via sei vite umane e queste non potranno essere rimpiazzate da nulla». «La speranza» però, secondo l'arcivescovo di Genova, «non è venuta meno e la fiamma della fiducia non è stata spenta dall'acqua devastatrice. Noi sappiamo che la speranza e la fiducia, come il legame fraterno che fa di noi una comunità di vita e di destino - ha detto Bagnasco - hanno una radice ben più profonda e forte di qualunque forza tenebrosa. In questi giorni - ha aggiunto - un'altra onda è dilagata nella città raggiungendo anche i punti più lontani, un'onda questa volta non limacciosa e oscura ma spirituale, tanto da toccare il cuore di tutti: è l'onda della vicinanza degli affetti, degli intenti, delle speranze e della solidarietà. Negli occhi di coloro che spalavano fango dalle cose proprie o altrui, che cercavano con pazienza di salvare il salvabile - ha spiegato il presidente della Cei - ho visto una grande forza che mi ha commosso, ho scorto in quegli sguardi semplici, in quei saluti, una dignità profonda, ho letto in quelle strette di mano fangose e nobili una determinazione assoluta di riprendere la vita quotidiana al più presto. E nello stringersi a raccolta di tanti, che a titolo diverso erano accorsi, abbiamo visto prendere corpo la vicinanza fraterna, confermarsi il senso del dovere, farsi visibile quel vincolo di solidarietà umana e cristiana che sentiamo ci lega tutti gli uni agli altri e che, in condizioni normali, a volte esita a venir fuori, quasi avessimo pudore di riconoscerci e di chiamarci fratelli. A tutti - ha concluso Bagnasco - Genova è riconoscente e grata».
Toscana, stanziati 85 milioni per la Lunigiana, 60 dalla Regione - La gente di Parana, frazione di Mulazzo - una cinquantantina di residenti, di cui molti anziani - da ieri è un po' meno isolata. E' stata infatti completata la passerella pedonale che permette di attraversare di nuovo il torrente Mangiola, dopo che l'acqua di tre settimane fa si era portato via il ponte lasciando però intatto il paesino. Il ponte distrutto sarà sostituito da un ponte Bailey allestito dal Genio Militare dell'esercito, la cui posa in opera inizierà la prossima settimana subito dopo che la Provincia avrà completato le opere preliminari.
Intanto l'ordinanza di protezione civile del primo ministro Silvio Berlusconi è stata firmata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. L'atto, con cui Rossi viene nominato commissario per il superamento dell'emergenza, definisce anche i primi fondi a disposizione. Sono 85 milioni per la Lunigiana: 25 milioni arrivano dal Governo, gli altri 60 sono stati disposti dalla Regione e saranno raccolti, per la quasi totalità, grazie all'accisa di 5 centesimi di euro al litro sui carburanti venduti in Toscana. Un provvedimento che resterà in vigore per un anno.