19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
MaltempoIl giorno dopo la tragica alluvione che ha devastato Genova

Genova, dopo la paura la rabbia: contestato il sindaco Vincenzi

Il Sindaco durante un sopralluogo in via Fereggiano è stato duramente contestato da alcuni residenti della zona. Vincenzi: Dalla Protezione Civile parole positive su nostre procedure. In Liguria stabili a 1.400 le persone evacuate. 170 vigili fuoco impegnati, 400 interventi. Grillo: La mia città è fango e morte, colpa è dei politici

GENOVA - Il giorno dopo la tragica alluvione che ha devastato il centro ed il levante cittadino, a Genova infuriano le polemiche sulla mancata pulizia degli alvei dei torrenti esondati e sulla decisione dell'amministrazione comunale di tenere aperte le scuole nonostante l'allerta 2 diramata dalla Protezione Civile. Nel mirino è finito soprattutto il sindaco Marta Vincenzi, che durante un sopralluogo in via Fereggiano, dove è tracimato l'omonimo rio, provocando la morte di sei persone, tra cui due bambine, è stato duramente contestato da alcuni residenti della zona. «Perché hai lasciato le scuole aperte?», le ha urlato un gruppo di cittadini, che ha poi invitato più volte il sindaco a dimettersi.

«Non sei su Facebook, questa è la vita reale», ha aggiunto un abitante della zona, riferendosi alla pagina personale che il primo cittadino ha recentemente aperto sul più famoso social network. In difesa di Marta Vincenzi, che ha cercato di spiegare ai contestatori di non avere responsabilità per quanto accaduto e di aver fatto tutto il possibile per mettere in guardia la cittadinanza dai possibili rischi legati al maltempo, si sono schierati il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli e il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. «Le scuole possono essere tranquillamente chiuse», ha affermato Gabrielli al termine dell'incontro con i vertici degli enti locali che si è tenuto oggi nella sede della Regione. «Bisogna però accettare, in una sorta di patto sociale -ha aggiunto il capo della Protezione Civile- la possibilità di chiudere le scuole senza che il sindaco sia crocifisso nel caso in cui l'evento previsto non si verifichi».

Anche il governatore ligure ha difeso il primo cittadino: «Ognuno di noi -ha dichiarato- ha un compito difficilissimo e non voglio giudicare l'operato degli altri ma mettiamoci d'accordo: se qualche volta si sbaglia per eccesso di prudenza, non bisogna massacrare chi ha sbagliato e poi -ha sottolineato Burlando- dobbiamo imparare a conoscere i termini perché allerta 2 è il massimo, più di così non si può dire, vuol dire che sono precipitazioni intense e violente che possono causare conseguenze drammatiche».
Mentre in via Fereggiano e nelle altre zone della città interessate da allagamenti ed esondazioni si lavora senza sosta, sotto una pioggia battente, per liberare piazze, strade e negozi da acqua, fango e detriti, l'allerta meteo 2 della Protezione Civile è stato prorogato di 6 ore, dalle 12 alle 18 di domani, anche se la situazione è attualmente sotto controllo. In tutto il territorio comunale resterà invece attiva, fino a cessate esigenze, l'ordinanza del sindaco Vincenzi che vieta la circolazione dei veicoli privati per tutelare l'incolumità delle persone e non ostacolare gli spostamenti dei mezzi di soccorso.

Vincenzi: Dalla Protezione Civile parole positive su nostre procedure - Il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ringrazia la Protezione Civile e il responsabile, Franco Gabrielli per l'aiuto ricevuto e sottolinea l'apprezzamento per il giudizio positivo espresso sulle procedure messe in campo dall'amministrazione comunale per fronteggiare l'emergenza. Lo rende noto il Comune di Genova.
«Ringraziamo il responsabile della Protezione Civile e tutta la struttura impegnata sul campo nell'immediatezza dell'evento, per la sensibilità e la tempestività operativa dimostrate. Ci sono state, inoltre, di grande conforto le parole positive pronunciate da Gabrielli sulla validità delle procedure messe in campo dall'amministrazione comunale, in occasione dell'allerta 2», ha dichiarato Vincenzi.

In Liguria stabili a 1.400 le persone evacuate - Per quanto riguarda la situazione in Liguria la Protezione Civile sottolinea che in totale, nelle quattro province liguri, risultano evacuate in via precauzionale circa 1.400 persone di cui un centinaio per l'emergenza attualmente in corso e i restanti per gli eventi calamitosi dello scorso 25 ottobre.
La Protezione Civile ricorda poi che la chiusura delle scuole è stata disposta anche per la giornata di lunedì 7 novembre. Squadre di tecnici stanno effettuando sopralluoghi per la verifica dei danni e la valutazione del rischio residuo. In Liguria, il coordinamento delle forze in campo è assicurato dall'unità di crisi attivata presso la Regione Liguria, dove opera anche un team del Dipartimento della protezione civile per garantire il necessario supporto e il raccordo con la struttura nazionale. Operativi i CCS - Centri di Coordinamento Soccorsi, nelle quattro province di Genova, La Spezia, Savona e Imperia. Presso i CCS di queste ultime due Province sono operativi team del Dipartimento.

170 vigili fuoco impegnati, 400 interventi - Sono 170 i vigili del fuoco impegnati anche oggi nelle operazioni di soccorso nella città di Genova, con sezioni in assetto alluvione giunte in appoggio dai comandi limitrofi. In tutto sono impiegati 76 mezzi di soccorso. Più di 400 gli interventi fin qui effettuati.
335 vigili del fuoco sono invece ancora a lavoro nella provincia di La Spezia colpita dall'alluvione del 25 ottobre. Solo oggi sono stati 160 gli interventi nelle zone di Borghetto Vara, Brugnato, Vernazza e Monterosso, per un totale di 1340 da inizio emergenza. 230 i mezzi impiegati. L'impegno del Corpo nazionale per il maltempo si concentra anche sulle provincie di Savona, Imperia, Alessandria, Cuneo e Massa Carrara, dove sono a lavoro complessivamente 180 vigili del fuoco.

Fino al cessato allarme stop alle auto private a Genova - Per la giornata di domani, fino a cessato allarme, permane il divieto di circolazione per le auto private in tutta Genova. Inoltre, dalle ore 8.00, il tratto di via Fereggiano compreso tra l'incrocio con via Bracelli e quello con via Pastonchi sarà transennato. Garantito il transito ai mezzi Amt e taxi. Il personale della Polizia Municipale provvederà al filtraggio del transito pedonale. Lo rende noto il Comune.

La Procura di Genova apre un'inchiesta contro ignoti - La Procura di Genova ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti dopo la devastante alluvione che ha colpito il capoluogo ligure, provocando la morte di sei persone, tra cui due bambine. Seguono l'inchiesta il procuratore capo di Genova, Vincenzo Scolastico e il sostituto procuratore, Stefano Puppo. Da accertare, in particolare, le cause e le eventuali responsabilità delle esondazioni di vari torrenti cittadini, tra cui il rio Fereggiano, che ha travolto e ucciso 4 donne e due bambine di 1 e 8 anni.

Grillo: La mia città è fango e morte, colpa è dei politici - «Oggi mi sento impotente. La distruzione di Genova era annunciata. E io non ho potuto fare nulla. Ho visto la mia città trasformata in fanghiglia con le auto che cadevano sul porto insieme alla pioggia e ai morti sapendo che si poteva evitare. L'Italia del Fango sta mostrando la sua faccia, il suo ghigno, il suo sberleffo». Beppe Grillo rivolge dal suo blog un je accuse alla classe politica italiana per le conseguenze dell'alluvione nella sua Liguria, senza risparmiare nessuno: Presidente della Repubblica e opposizioni - Pd e manifestazione di san Giovanni compresi - in testa».
«Il Colle ha detto su Genova 'Capire le cause...'. La causa - ha attaccato Grillo- è una classe politica di cui Napolitano fa parte dal dopoguerra, da 66 anni. A Roma il Pdmenoelle va in piazza per «Ricostruire l'Italia» insieme all'Idv e con la partecipazione straordinaria dell'ebetino di Firenze. Ricostruire? Bersani dovrebbe cambiare nome alla manifestazione, chiamarla «Distruggere l'Italia». Questa finta opposizione che vuole la Tav, la Gronda, che ha cementificato la Liguria, che ha in Regione Burlando e come sindaco di Genova Marta Vincenzi, ci prende pure per il culo...?».