30 luglio 2025
Aggiornato 23:00
In via Fereggiano si teme nuova ondata piena

Genova, sei morti travolti dalla piena. Tra loro una mamma e le sue due bambine

Corsa contro il tempo per liberare strada da macchine e detriti. Napolitano esprime vicinanza e dolore per Genova. Gabrielli: «Vedo qualcuno fare squallida ironia... Ho chiesto al Governo l'adozione di interventi necessari». Il Sindaco di Genova Vincenzi: «E' come una guerra, mettetevi in salvo»

GENOVA - E' di sei vittime, quattro donne e due bambine, il bilancio ufficiale della terribile alluvione che si è abbattuta sul capoluogo ligure, provocando l'esondazione dei torrenti Bisagno, Fereggiano e Sturla, che hanno devastato interi quartieri della città.
Proprio in via Fereggiano, dove scorre l'omonimo rio, han trovato la morte le sei vittime finora accertate: la 28enne albanese Shpresa Djala e le figlie Janissa Diann di 1 anno e Gioia di 8 anni, l'infermiera 40enne Angela Chiaramonte, la 19enne Maria Costa - in motorino con il fratellino, che si è salvato - e l'edicolante di 50 anni, Evelina Pietranera.

In via Fereggiano si teme una nuova ondata di piena - Decine di macchine e motorini accatastati in mezzo alla strada e schiacciati contro i portoni dei palazzi, negozi e abitazioni invase dal fango, alberi e detriti trascinati a valle dalla furia dell'acqua. In via Fereggiano, nel quartiere genovese di Marassi, otto ore dopo l'esondazione dell'omonimo torrente, che ha provocato la morte di almeno sei persone, tra cui due bambini, vigili del fuoco e volontari della Protezione civile lavorano senza sosta per liberare la strada dalle macerie prima dell'arrivo di una nuova ondata di maltempo che dovrebbe colpire il capoluogo ligure tra la notte e le prime ore dell'alba.
Il timore è che, con le nuove piogge, il torrente, il cui alveo è pieno di macchine e detriti, possa tracimare nuovamente. «E' andata bene perché non ci abbiamo rimesso la vita ma -spiega a TM News il titolare di un negozio di porte e serramenti che è stato completamente sventrato dall'ondata di piena del torrente- riaprire l'attività sarà un problema non indifferente. Avevamo tutto in esposizione, finestre e porte blidate ma è andato tutto distrutto. Quando siamo tornati in negozio -sottolinea il commerciante- abbiamo trovato al suo interno una macchina e un cassonetto della spazzatura trascinati dalla furia del torrente».
Tra i residenti della zona che sono riusciti a mettersi in salvo, salendo ai piani più alti della abitazioni, il ricordo di quello che è successo tra le 12 e le 12 e 17, quando il livello del torrente è salito di tre metri in poco più di quindici minuti, è impresso nella mente: «Ho sentito un boato e ho visto arrivare un mare d'acqua -spiega un ragazzo che vive in una palazzina a pochi metri da via Fereggiano- E' stato un vero e proprio disastro, abbiamo provato a scendere per aiutare chi aveva bisogno ma non ci siamo potuti avvicinare più di tanto perché la strada era diventata un fiume e la corrente era fortissima. Nella mia vita -ha concluso- non ho mai visto nulla del genere».
Un uomo che quando il torrente è tracimato stava prendendo un caffè in un bar di via Fereggiano descrive così la situazione: «E' successo tutto improvvisamente, ero appena uscito dal bar e ho sentito gente che urlava, mi sono voltato e ho visto in fondo alla strada un muro d'acqua. Ho iniziato a correre con tutte le mie forze e sono riuscito a salvarmi per miracolo».

Napolitano esprime vicinanza e dolore per Genova - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita alla Città di Bari, avuta notizia del disastroso evento alluvionale che sta duramente colpendo la Città di Genova, ha seguito l'evolversi della situazione mantenendosi in costante contatto con il Dipartimento della Protezione Civile.
Il Capo dello Stato, nell'esprimere solidarietà alla Città di Genova, ha chiesto al Sindaco Marta Vincenzi di rappresentare la sua «commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e la vicinanza a coloro che sono impegnati nelle difficili operazioni di soccorso». Lo ha reso noto la Presidenza della Repubblica.

Gabrielli: Vedo qualcuno fare squallida ironia... - «Ho visto qualcuno fare squallide ironie. Autoprotezione dei cittadini non vuol dire arrangiarsi, significa metterci noi stessi in una situazione di non pericolo». È quanto ha detto il capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, al termine del comitato operativo che si è tenuto nel pomeriggio nella sede del dipartimento di via Vitorchiano sull'emergenza maltempo che ha colpito la città di Genova. Le previsioni meteo, ha aggiunto Gabrielli, dicono che la situazione di pericolo è tutt'altro che attenuata.
Da qui, un nuovo appello, ai cittadini che vivono nella provincia di Genova, Savona, La Spezia e anche in Piemonte a mettersi in viaggio solo se necessario, a evitare di usare l'auto e a tenersi lontani dai corsi d'acqua. Le previsioni meteo della vigilia si sono rivelate molto precise. È importante, ha continuato Gabrielli, che ai cittadini arrivi una informazione corretta sui rischi ed è necessario che adottino atteggiamenti prudenti perché la «vita umana vale più di ogni altra cosa».

Ho chiesto al Governo l'adozione di interventi necessari - «Abbiamo chiesto al presidente del Consiglio dei ministri di mettere in capo al Dipartimento della Protezione civile ogni iniziativa necessaria che i territori ci richiederanno. Abbiamo già inviato in loco - ha aggiunto Gabrielli - un team della Protezione civile». Il comitato operativo del dipartimento si riunirà nuovamente questa sera alle 22 per fare un punto sulla situazione.

Vincenzi: E' come una guerra, mettetevi in salvo - «E' come se ci fosse una guerra in corso. In questo momento non c'è altro da fare che mettersi in salvo». E' il disperato appello lanciato dal sindaco di Genova, Marta Vincenzi, durante una trasmissione televisiva dell'emittente locale Primocanale. «E' da due giorni - sottolinea il primo cittadino - che diciamo di non prendere le macchine, di non rischiare ma la Protezione civile e i vigili del fuoco hanno salvato decine di persone in situazioni di pericolo autoprodotto.
O noi ci mettiamo in testa che allerta 2 vuol dire questo oppure - ha aggiunto Vincenzi - rischieremo sempre perché non c'è modo di prevenire queste situazioni se non con dei comportamenti più attenti».
Riferendosi all'esondazione del torrente Fereggiano, in cui hanno perso la vita almeno 6 persone, il sindaco di Genova ha dichiarato: «E' successo tutto in pochi minuti ma voglio ricordare che per mettere in sicurezza il torrente dal 2001 ad oggi abbiamo fatto tantissimi interventi. Ancora questa mattina - ha precisato Vincenzi - su alcune testate giornalistiche ci accusavano di essere dei terroristi perché avevamo detto che in alcune zone bisognava chiudere i negozi e le scuole per evitare che venissero messe a rischio le vite delle persone. La nostra vera colpa - ha affermato - è di averne fatto poco di terrorismo: d'ora in avanti con l'allerta due non ci deve essere nessuno in strada o in macchina nelle zone esondabili. Se c'è una cosa di cui mi rammarico - ha ribadito Vincenzi - è di non aver reso in modo ancora più drammatico il rischio che stavamo correndo. Forse -ha concluso - queste povere vite si sarebbero salvate solo così».

Regione Liguria: un bollettino di guerra, un dramma - «Un bollettino di guerra, una situazione davvero drammatica». E' il commento di Renata Briano, assessore alla Protezione Civile della Regione Liguria, che conferma l'allerta meteo di livello 2 fino alle 12 di domenica. Genova e la Liguria non sono dunque fuori pericolo, e ancora è provvisorio il bilancio delle vittime che al momento sono sei, mentre si continua a cercare un disperso.
Dalla sala operativa della Protezione Civile della Regione Liguria, che dalla serata ha ospitato anche il Centro Coordinamento soccorsi della Prefettura di Genova, con il coordinamento dei volontari nei quartieri del capoluogo e dei diversi comuni colpiti dal maltempo, le previsioni annunciano possibili nuovi momenti di emergenza maltempo su tutto il territorio ligure. Compreso il Genovesato e il capoluogo, con nuovi rischi per il torrente Bisagno.
«Le precipitazioni alla Spezia - precisa l'assessore alle Finanze Pippo Rossetti - potrebbero essere inferiori ma non cala il pericolo perché il terreno sconvolto dall'alluvione della scorsa settimana potrebbe causare gravissimi problemi anche con minore pioggia. I cittadini, in caso di grandi piogge, devono seguire precise norme comportamentali dettate dalla situazione, non uscire di casa, stare ai piani più alti, se si deve uscire di casa evitare i sottopassi, le zone vicine agli argini dei fiumi e torrenti».

Greenpeace: Le morti Genova vittime del caos climatico - Le drammatiche scene viste appena pochi giorni fa nelle Cinque Terre e che oggi si ripresentano con altrettanta gravità a Genova, ci ricordano che «questi eventi sono sempre più frequenti e intensi e che, come ha ricordato il presidente Napolitano, essi sono la conseguenza dei cambiamenti climatici prodotti dall'uomo». Lo sottolinea in una nota Greenpeace, che ritiene che eventi atmosferici estremi come quelli di queste settimane saranno purtroppo sempre più frequenti e violenti se non si inverte presto la rotta in materia di emissioni di gas serra.