28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Arrestato a Pisa presunto aggressore a blindato Carabinieri

Indignati, domani in piazza a Roma «white-block» e «Popolo della vita»

A Santa Maria Maggiore fiaccolata e Messa riparatrice delle blasfemie del 15 ottobre. Buonfiglio: Sarà un'invasione pacifica. Alemanno: Attivo numero per le richieste di risarcimento danni

ROMA - White-block versus Blackblock, ovvero Popolo della vita - movimento cattolico romano sostenitore del centrodestra- versus 'indignati' italiani. Domani dalle 18, con tanto di Messa in Basilica celebrata da un monsignore e successiva fiaccolata in piazza Santa Maggiore, va in scena la 'contro-manifestazione riparatrice' di danneggiamenti e blasfemie nella capitale al corteo dello scorso 15 Dicembre. 'Un futuro senza Dio, un'Italia senza futuro' è il nome della manifestazione. Che nel volantino di presentazione riproduce l'immagine della statua della Madonna che è stata profanata da uno dei black block durante il corteo degli indignati del 15 dicembre. A celebrare la Messa riparatrice, sarà monsignor Emilio Silvestrini, canonico della Basilica papale di Santa Maria Maggiore.

Buonfiglio: Sarà un'invasione pacifica - «Andiamo in piazza a Roma con i white-block - ha spiegato Antonio Buonfiglio, deputato di recente passato dal gruppo Fli al Misto e sarà un'invasione pacifica. Una manifestazione politica che metterà al centro le proposte per uscire dalla crisi, a differenza di chi pochi giorni fa ha messo a ferro e fuoco la città di Roma» .
«Saremo in piazza - ha fatto eco il presidente del Popolo della vita Antonio Buonfiglio - con una fiaccolata, per denunciare il gravissimo oltraggio senza precedenti fatto nei confronti dei nostri simboli religiosi e per ricordare che quando un popolo perde la propria anima la barbarie non ha più ostacoli. Il nostro vuole essere un gesto riparatore, pacifico contro chi intende strumentalizzare i motivi della crisi per produrre solo caos».
La scelta di chiamarsi white-block è chiara. «Una risposta ironica e positiva ma allo stesso tempo politica», ha detto Iorio. E ancora: «A Roma esiste una generazione propositiva che intende fare politica per il bene comune. Per questo, differenza di incappucciati e violenti, il Popolo della vita scende in piazza con le facce sorridenti ma attente denunciare le vere vittime della crisi speculativa: giovani, famiglie, anziani«

Alemanno: Attivo numero per le richieste di risarcimento danni - «Abbiamo deciso di mantenere aperto il numero del gabinetto del sindaco, allo 0667104801, per poter continuare a presentare le domande di rimborso» a seguito delle devastazioni subite da Roma il 15 ottobre. Lo ha detto il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, parlando a margine di un incontro con le associazioni di categoria convocato per discutere prevalentemente del nubifragio del 20 ottobre scorso. A margine della riunione si è, però, parlato dei violenti scontri del 15 ottobre: «Fino al 4 novembre sarà possibile presentare le domande di risarcimento, dopo di che, una volta definiti e fatti gli accertamenti, faremo domanda a Prefettura e ministero per avere un sostegno e risarcire anche questi danni. Finora - ha concluso il sindaco - sono arrivate un centinaio di telefonate, ma sono 49 le richieste scritte».

Arrestato a Pisa presunto aggressore a blindato Carabinieri - E' stato arrestato dai carabinieri di Pisa e di San Miniato (Pisa) un giovane di 28 anni, sanminiatese: in lui gli inquirenti avrebbero riconosciuto uno dei protagonisti degli scontri a Roma, il 15 ottobre scorso in occasione della manifestazione degli indignati. Nell'immagine che lo incastrerebbe, il ragazzo sta gettando liquido, presumibilmente infiammabile, sul blindato dei carabinieri già dato alle fiamme. Adesso si trova agli arresti con l'accusa di danneggiamento e resistenza aggravati, difeso dall'avvocato Riccardo Taverniti. Non sembra risultare un black bloc a tutti gli effetti, non appartiene ad alcun gruppo organizzato. Si tratta del secondo giovane arrestato per l'assalto al blindato dei carabinieri a Roma, il primo è un chietino ed è stato fermato il 19 ottobre scorso mentre stava per partire per la Val di Susa in vista della manifestazione, poi svoltasi pacificamente, contro la Tav.