Sardegna: Pili, la Regione è a un passo dal tracollo economico

ROMA - «La Sardegna è a un passo dal tracollo economico. Oltre 70.000 imprese sono gravemente indebitate per più di 4 miliardi di euro. 2351 sono le imprese fallite con un debito verso lo Stato e gli altri enti di un miliardo e duecento milioni. Si sta rischiando il fallimento di un'intera regione, occorre subito la dichiarazione dello stato di crisi e la sospensione di tutti quei provvedimenti inficiati da evidenti profili di illegittimità». Lo ha chiesto stamane il deputato sardo Mauro Pili (Pdl) con una interrogazione urgente al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell'Economia, degli Affari regionali, degli Affari sociali e dell'Interno perchè predispongano con urgenza un provvedimento del Consiglio dei Ministri che eviti il tracollo economico e sociale di un'intera regione.

«La situazione complessiva dell'indebitamento delle imprese sarde non ha precedenti nel resto del Paese - sostiene Pili - e il quadro che emerge dall'analisi dei dati rischia di travolgere l'intero sistema economico della Sardegna - ha detto il deputato sardo. Si devono adottare provvedimenti urgenti e concreti. La proposta di legge che insieme a 90 parlamentari abbiamo presentato nei giorni scorsi è la via maestra ma in attesa dell'iter parlamentare che potrebbe essere accelerato proprio in virtù della gravità della situazione è necessario che il governo usi lo strumento della decretazione d'urgenza».

«Un debito di oltre 4 miliardi, gravato da aggi e accessori di riscossione per quasi il doppio, rischia di mettere in ginocchio tutti i comparti produttivi dell'isola. Il drammatico fallimento di 2.351 aziende - sostiene Pili - ha già provocato un duplice effetto: la perdita di produzione e occupazione e l'impossibilità di recuperare unmiliardo e 200 milioni di debiti che quelle stesse imprese non riuscivano a pagare».