5 ottobre 2024
Aggiornato 11:30
Il Ministro dell'Interno riferirà domani in Senato

Scontri di Roma: Maroni, ora nuove leggi. Ok da Di Pietro, il Pd frena

Il leader IDV: «Serve una legislazione speciale», mentre La Russa parla già di Decreto. UDC: «No alla demagogia. Nessuno pensa alle Forze dell'Ordine e ai tagli della sicurezza

ROMA - Roberto Maroni riferirà domani al Senato degli scontri che sabato scorso hanno scosso la Capitale, ma intanto il ministro dell'Interno annuncia l'arrivo di nuove leggi per gestire l'ordine pubblico e prevenire la violenza. Una proposta sulla quale il centrodestra però è stato preceduto da Antonio Di Pietro. Il leader di Idv, questa mattina, parlando della violenza all'interno della manifestazione degli Indignati a Roma ha invocato una «legislazione speciale», addirittura una legge Reale bis, cioè il provvedimento che fu adottato nel 1975 per contrastare il terrorismo.

Di Pietro: Serve una legislazione speciale - «Non è tempo di rimpalli ma di un'assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche - ha spiegato l'ex pm - per creare una legislazione speciale e specifica che introduca specifiche figure di reato, aggravamento dei reati e delle pene oggi previste, allargamento del fermo e dell'arresto, riti direttissimi che permettano in pochi giorni di arrivare a sentenza di primo grado».

Maroni: Sono d'accordo con il leader IDV - «Devo dire che per una volta sono d'accordo con Antonio Di Pietro che oggi ha detto che servono nuove norme preventive, una legge Reale bis - ha replicato il titolare del Viminale: esattamente quello che voglio dire domani annunciando in Senato la proposta per nuove misure legislative che possano consentire alle forze dell'ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle avvenute sabato scorso a Roma».

La Russa parla di Decreto - Una linea sulla quale Di Pietro stavolta si allontana dalle altre opposizioni e sta invece con la maggioranza che con Maurizio Gasparri fa sapere che: «Il Pdl darà un chiaro e deciso contributo propositivo per stroncare la nuova stagione di violenza affermando il principio di legge e ordine». Ancora più determinato è il ministro della Difesa Ignazio La Russa che immagina un provvedimento urgente: «In casi del genere credo che i decreti ci possano anche stare», ha detto.

Contrari il Pd e l'Udc. Il partito guidato da Pier Luigi Bersani ritiene che «Prima di pensare a leggi speciali, converrà valutare perché non siano state utilizzate in maniere efficiente quelle esistenti. Domanda: perché l'ondata di perquisizioni, sacrosanta, che si sta compiendo in queste ore nelle principali città del Paese, non si è fatta nei giorni e nelle settimane precedenti alla manifestazione di sabato?». Mentre l'Udc di Pier Ferdinando Casini invita ad evitare la demagogia: «Da Zaia al ministro Maroni, passando persino per il leader dell'Idv Di Pietro, tutti invocano sanzioni più dure ma nessuno pensa alle forze dell'ordine e ai tagli della sicurezza. Il ministro si preoccupi dei tagli del governo al comparto della sicurezza», ha detto Antonio De Poli, deputato centrista.