3 ottobre 2025
Aggiornato 09:30
Convegno PDL a Cortina

Galan: «Scorporare i poteri del ministro dell'Economia»

Il Ministro della Cultura: «Inconcepibile tanto potere concentrato in una sola persona»

CORTINA - Spacchettare i troppi poteri in capo al ministero dell'Economia. E' la proposta lanciata oggi dal ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giancarlo Galan, al convegno del Pdl a Cortina. «Bassanini tra tante cose positive ne ha fatta una assolutamente disastrosa, che è quella di riunire in una sola persona i poteri del ministro del Tesoro, delle Finanze, del Bilancio, delle Partecipazioni Statali e del Mezzogiorno. E' chiaro che con una situazione come questa il governo è il ministro dell'Economia e tutti gli altri sono solo comparse», ha affermato Galan.

«Non si muove foglia che il ministro dell'economia non voglia. La golden rule, la regola d'oro viene interpretata nel senso che i cordoni della borsa sono a disposizione di una sola persona e tutte le decisioni governative dipendono dal suo assenso», ha affermato Galan. «Per questo - ha proseguito - mi pare indilazionabile un'altra riforma. Tornare alla dialettica tra ministero del Tesoro e ministero delle Finanze, conferendo invece al ministero delle Sviluppo economico le decisioni relative alle Partecipazioni Statali e al Mezzogiorno,. Torneremo cosi finalmente a un governo guidato effettivamente dal suo capo».

Galan ha sottolineato che «è inconcepibile» e «illogico che così tanto potere s concentri nelle mani di una sola persona», a prescindere da chi sia a guidare il ministero. «Non nutro viscerale ammirazione per l'operato del mio amico Giulio Tremonti come titolare dell'Economia - ha spiegato - e non ho mai taciuto le mie riserve. Ma oggi non è più il tempo di attaccare ancora Tremonti. L'ho fatto e lo rifarei ma oggi è il tempo di ragionare invece seriamente insieme a lui per il futuro del nostro Paese. Nessuna animosità per chi occupa quella posizione in questo momento. Ma i discorsi che svolgo valgono per qualsiasi ministro sia destinato in futuro a ricoprire quella posizione».