Alfano «blinda» Berlusconi, no del Pdl alle larghe intese
Il Segretario del PDL: «Arriviamo al 2013, alleanza Bossi-Berlusconi unica per stabilità»
CORTINA - «Il Pdl dice no alle larghe intese». E senza il Pdl larghe intese non sono possibili. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, lo ha detto chiaro e tondo dal palco del Pala Audi di Cortina d'Ampezzo, concludendo la tre giorni organizzata dal Pdl del Veneto. Alfano ha così nei fatti 'blindato' il governo e il premier Silvio Berlusconi, vittime in questi anni ma soprattutto in questo scorcio di legislatura di «un'aggressione senza precedenti», attestando la volontà di far arrivare il governo fino alla scadenza naturale nel 2013.
«Non vogliono solo fare cadere Berlusconi, vogliono cancellare la nostra storia e la nostra presenza politica. Per far sì che il governo possa tornare a chi non ha mai avuto il consenso. Io come segretario del Pdl, noi come dirigenti e voi come militanti dobbiamo dire che difenderemo Silvio Berlusconi, il governo e la nostra storia di 18 anni», ha proclamato. «L'unica alleanza che può dare stabilità al Paese è quella tra Berlusconi e Bossi», ha poi sottolineato.
Le larghe intese, secondo Alfano, «non sono altro che perifrasi per dire 'Berlusconi vada a casa'». Ma gli avversari -definiti come «anti-italiani» che ««hanno sempre aggredito il governo italiano perché per loro è più importante che cada Berlusconi piuttosto che l'Italia si riprenda dalla crisi» - devono rassegnarsi, perchè Berlusconi «non ha alcuna intenzione di dimettersi».
Alfano guarda comunque già anche oltre il 2013 e ha spronato parlamentari e rappresentanti di partito ad iniziare fin da subito a «rimboccarsi le maniche senza, litigare» e a lavorare per una nuova vittoria nel 2013, della quale si è detto convinto. E chi nella vittoria non ci crede, ha esortato il segretario, «si metta a bordo campo». Alfano si è ben guardato dall'indicare il nome del candidato premier per il 2013, ma l'intensità degli applausi ricevuti oggi a Cortina fanno pensare proprio a lui.