13 febbraio 2025
Aggiornato 22:30
La proposta del Presidente della CEI

Bagnasco: «Serve un patto tra generazioni»

«Garantire le giuste aspettative a ciascuno». Meloni: «Bene Bagnasco, mettere mano al sistema pensionistico». Mantini (Udc): «Anticipare la riforma delle pensioni»

ROMA - E' necessario un «patto generazionale» per garantire a ciascuno le «giuste aspettative». Lo ha detto il presidente della Cei Angelo Bagnasco, in una intervista a Radio 1. «Ci vuole sempre un grande legame e un grande rapporto di solidarietà tra le generazioni», ha detto Bagnasco, riprendendo le parole pronunciate ieri dal papa. Certamente i giovani sono nel cuore del Santo Padre perché sono il futuro, non solo della Chiesa, della società intera. Meritano tutta un attenzione particolare per il loro progetto di vita. Senza il lavoro naturalmente non c'è progetto, è difficile che ci sia un progetto di vita, sia per i singoli e sia per la città umana».
«D'altra parte - ha aggiunto - le generazioni più avanti, nel cammino della vita, hanno anche di questo bisogno: dell'attenzione della società intera e della chiesa sicuramente, che vive accanto a loro. Ma sollecita la chiesa sempre più ad un patto d'alleanza tra le generazioni sia a livello educativo che lavorativo, civile, sociale. Questo patto di alleanza richiede una grande attenzione da parte dei responsabili sia a livello nazionale, locale, che a livello europeo, mondiale, perché le generazioni diverse non rimangano senza lavoro e senza le giuste aspettative per ciascuno. E per le famiglie, questo vuol dire equilibrio, richiede un orizzonte di attenzione, di intelligenza, di responsabilità e di saggezza che non è facile, ma che comunque è possibile ed è un dovere per tutti».

Meloni: «Bene Bagnasco, mettere mano al sistema pensionistico» - «Sono perfettamente d'accordo con il cardinal Bagnasco. Per uscire dalla crisi è necessario un nuovo patto tra le generazioni e sono convinta che questa sia la strada da percorrere nell'immediato futuro». Lo ha affermato in una nota il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni.
«Abbiamo lavorato fino ad oggi mettendo in campo strumenti concreti - ha aggiunto - per porre rimedio ad alcune discriminazioni che i giovani subiscono. Come ad esempio quelle che impediscono a chi ha un lavoro precario di comprare una casa e che hanno trasformato in un lusso per pochi la decisione di mettere al mondo un bambino».
«Stiamo lavorando - ha sottolineato Meloni - anche per stabilire nuovi principi ed evitare che si ripeta in futuro lo scempio del passato, quando la Prima Repubblica ha scaricato i costi delle sue scelte sulle generazioni future. E' questo il senso della proposta di introdurre in Costituzione, accanto alla norma sul pareggio di bilancio, anche il principio dell'equità generazionale che impedirebbe di votare nuove leggi di spesa senza calcolare il costo che avrebbero per i nostri figli».
«La realizzazione dell'equità generazionale - ha spiegato il ministro - non può prescindere dalla scelta consapevole delle generazioni che più hanno avuto dalla spesa pubblica degli scorsi decenni di rinunciare a una parte dei privilegi ottenuti sulle spalle dei propri figli. Penso alla questione delle pensioni.
Credo si debba avere il coraggio di mettere mano a un sistema che non è fatto solo di diritti acquisiti ma anche di privilegi odiosi che, come tali, non dovrebbero essere protetti ma - ha concluso Meloni - combattuti e aboliti».

Mantini (Udc): «Bene la proposta di Bagnasco» - «L'auspicio del Cardinale Bagnasco, segretario della Conferenza Episcopale Italiana, ad un'alleanza tra generazioni nella società e nelle politiche di governo, è fondamentale per guidare l'Italia oltre la crisi. È un problema culturale ma anche un tema decisivo assente nella manovra economica». Lo ha detto in una nota Pierluigi Mantini dell'Esecutivo nazionale dell'Udc.
«L'Udc propone da tempo - ha aggiunto - un patto intergenerazionale per anticipare la riforma delle pensioni e dedicare le risorse risparmiate al futuro previdenziale e al lavoro per i giovani. Sul disegno Costituzionale del ministro Meloni abbiamo proposto, più che retorici principi, la valorizzazione della concorrenza e dell'accesso delle giovani famiglie all'autonoma abitazione».
«È tempo - ha concluso Mantini - di una politica concreta e coraggiosa per riunire l'Italia, i territori, le generazioni, con un nuovo governo di responsabilità nazionale».