3 maggio 2024
Aggiornato 00:30
Alla vigilia del decimo anniversario

11 Settembre, Napolitano: «L'Occidente ha evitato uno scontro di civiltà»

Berlusconi: «Al G8 di Genova regnava la pace e dopo pochi mesi...». Domani Rainews ricorda gli attentati minuto per minuto

VARESE - Alla vigilia del decimo anniversario degli attentati alle Torri gemelle di New York l'11 settembre 2001, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, si dice «tranquillo» nonostante la circolare diramata dal Viminale per aumentare i controlli. Il ministro, intervenuto a margine dell'inaugurazione della Fiera di Varese, ha infatti ricordato il provvedimento, ma ha anche precisato che «non c'è una minaccia specifica».

Napolitano: «L'Occidente ha evitato uno scontro di civiltà» - Dopo l'11 settembre, «il fatto fondamentale fu capire che non bisognava, soprattutto noi, Stati occidentali, America e Europa, lasciarsi attirare in quello che si pretendeva, da parte di Al-Qaeda, potesse essere uno scontro tra civiltà». Lo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell'intervista a Bruno Vespa per lo speciale di Porta a porta sull'11 settembre. «Bisognava non confondere l'attacco terroristico, né con la religione musulmana né con la cultura islamica - continua - bisognava anzi trovare la strada per dissipare motivi di incomprensione e di contrapposizione tra mondi diversi, per arrivare ad una concezione comune della sicurezza, dello sviluppo. In fine dei conti, della pace e della giustizia tra le nazioni».
Napolitano ricorda come lui ha vissuto la giornata dell'attacco alle Torri Gemelle dieci anni fa. «Ero allora membro del Parlamento Europeo, ero a Bruxelles. Ero appena arrivato a Bruxelles per partecipare all'attività parlamentare e quando ebbi una vaga notizia di qualcosa che era accaduto e che avrei potuto meglio comprendere appena avessi acceso la televisione in albergo, andai nell'albergo di Bruxelles, dove avevo prenotato la stanza, accesi la televisione e vidi quelle spaventose immagini provenienti da New York». L'allora eurodeputato Napolitano si mise, racconta, «in contatto con la sede del Parlamento Europeo e - dice - mi fu immediatamente detto di non muovermi dall'albergo perché si stava sgomberando completamente la sede del Parlamento per il timore che accadesse qualcosa anche lì, che arrivasse un attacco anche lì. E quindi quello che ricordo é lo sgomento e anche un senso di impotenza. Era dunque davvero immaginabile che si colpisse, quasi contemporaneamente all'America, anche l'Europa nel suo centro pulsante della comunità europea, dell'Europa unita. Io rimasi a lungo inchiodato davanti allo schermo della televisione, poi in tarda serata mi dissero che potevo raggiungere il Parlamento e lo feci».

Berlusconi: «Al G8 di Genova regnava la pace e dopo pochi mesi...» - «Nel 2001, appena insediato il mio secondo Governo mi trovai a presiedere il vertice del G8 a Genova e terminati i lavori che erano previsti, la cena conclusiva divenne una cena tra amici. Cioè la tragedia della seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda, durata così tanti anni, erano lontani e dimenticati. E io provai dentro di me una grande gioia, una grande felicità». Lo racconta Silvio Berlusconi a Bruno Vespa nell'intervista per lo speciale di Porta a porta sull'11 settembre. «Si era aperta una nuova epoca di pace duratura e invece pochi mesi dopo accadde l'impensabile», continua il premier.
«L'11 di settembre in effetti segnò l'inizio di una guerra completamente diversa rispetto alle guerre che hanno insanguinato l'umanità nei secoli passati perchè non è un conflitto tra Stati e non è neppure uno scontro tra Stati, non è neppure uno scontro di civiltà, perchè non si tratta di un attacco dell'Islam all' Occidente. L'Islam moderato, alleato delle democrazie occidentali, è anch'esso nel mirino dei terroristi».
«E' in prima linea nel loro mirino - continua Berlusconi - Si tratta di un attacco da parte del fondamentalismo radicale che usa il terrosimo contro l'avanzare della democrazia nel mondo e contro il dialogo tra le civiltà. Le democrazie occidentali si trovarono di fronte all'attacco di organizzazioni fanatiche che colpirono e colpiscono persone inermi che minacciano i valori fondamentali su cui si fonda la nostra civiltà».

Domani Rainews ricorda gli attentati minuto per minuto - In occasione del decimo anniversario degli attentati dell'11 settembre del 2001, Rainews darà vita ad una programmazione speciale. Per tutta la giornata di domani, il canale allnews della Rai racconterà ciò che accadde allora con documenti filmati, testimonianze dirette, collegamenti in diretta con New York e Washington.
A partire dalle 14.30, pochi minuti prima dell'inizio dell'attacco alle torri gemelle, è prevista la diretta da Ground Zero. Ospiti in studio Patricia Thomas, corrispondente dall'Italia della Aptn, e Giorgio Radicati, all'epoca console italiano a NY. In diretta, con traduzione simultanea, verranno seguiti gli interventi del presidente Usa Barak Obama, dell'ex presidente George W. Bush, dell'ex sindaco Giuliani e dell'attuale primo cittadino di NY Bloomberg. In collegamento interverranno Guido Moltedo, americanista e giornalista di Europa, Stefano Dambruoso, magistrato esperto di terrorismo, Robert Fisk, storico inviato in Medio oriente dell'Independent, Jean Marie Colombani ,all'epoca direttore di Le Monde, Lucio Caracciolo, direttore della rivista Limes, monsignor Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore. Previsto inoltre un collegamento con Monaco di Baviera dove la Comunità di Sant'Egidio ricorderà l'11 settembre nel corso di un convegno interreligioso.
Alle 2 del mattino del 12 settembre verrà trasmesso, sempre in diretta, il concerto interconfessionale nella cattedrale di Washington dove interverrà anche il presidente Obama. La redazione Internet di Rainews scandaglierà la rete, i social network, i siti di informazione ufficiali e non di tutto il mondo per dare, in tempo reale, tutte le informazioni sull'anniversario dell'11 settembre 2001.