19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Le reazioni politiche al discorso di Cernobbio

Alfano rassicura Napolitano: «Approveremo la manovra in temi record»

Bersani: «La maggioranza rifletta sul messaggio del Capo dello Stato». Cesa (Udc): «Dal Colle richiamo a responsabilità di tutti». De Magistris: «Serve una rivolta sociale dal basso»

ROMA - La manovra sarà approvata «in tempi record». Lo assicura il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano rispondendo ad una domanda dei giornalisti a Summonte, a margine della prima festa nazionale del Pid e riferendosi all'auspicio espresso questa mattina dal capo dello Stato Giorgio Napolitano.
«Il governo sta rispondendo con uno strumento nazionale, una legge a una crisi internazionale. Lo faremo - ha detto Alfano - tenendo i saldi assolutamente invariati e in tempi rapidi. Oggi, con molta probabilità conclude i lavori la Commissione poi tocca all'aula». Per il segretario del Pdl questa è una «manovra importante in tempi record».

Bersani: «La maggioranza rifletta sul messaggio di Napolitano» - Il presidente della Repubblica nel suo messaggio di oggi non ha fatto altro che sottolineare i principi della Costituzione italiana. E' la maggioranza che «deve riflettere» e «convincersi» che a questo punto è «necessario avviare il percorso di cambio» per dare un «segnale al mondo». Lo ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a margine di un dibattito alla festa del partito di Piacenza.
«Detto da Napolitano è una evidente sottolineatura della Costituzione - ha spiegato Bersani -. E' la maggioranza che deve riflettere convincersi. Il nostro non è un interesse di partito, lo diciamo da italiani». «La situazione politica del Governo - ha aggiunto - è il cuore dell'emergenza. Occorre avviare il percorso di cambio politico»: «sarebbe un segnale al mondo che facciamo sul serio... altrimenti rischiamo».

Matteoli: «Bene il confronto in Senato, da Bersani solo propaganda» - «Sull'esame della Manovra economica al Senato è in corso un confronto travagliato ma positivo. Rispetto alla contrapposizione dura e polemica che si registra nella quotidiana arena politica, in Parlamento l'opposizione sta svolgendo il suo ruolo con responsabilità tant'è che vengono approvate sue proposte con l'avallo del Governo e del Relatore. Lo dichiara il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli.
«E' un quadro che rispecchia i condivisibili auspici del Capo dello Stato ribaditi anche oggi da Cernobbio e che consentirà in tempi rapidi di approvare e migliorare la Manovra rispettando i saldi indicati nel decreto di metà agosto. Dispiace che di fronte a tutto questo, Bersani e compagni continuino con la propaganda richiedendo inutili dimissioni a Berlusconi», conclude.

Finocchiaro: «Il Pd sarà responsabile» - «Noi condividiamo profondamente quanto ha detto oggi il Presidente della Repubblica. La responsabilità del Pd, in coerenza con l'auspicio del Presidente Napolitano, continuerà ad esprimersi con la serietà e il rigore delle nostre proposte e con il nostro contributo per l'approvazione della manovra. Gli inglesi dicono God save the Queen, qui dovrebbe dirsi Dio salvi l'opposizione. Le poche scelte serie e strutturali di questa manovra si devono ai nostri emendamenti e a quelli delle altre opposizioni. Questo di fronte alle indecisioni, alla confusione e all'incapacità del Governo». Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.
«Il ripristino delle festività, dovuto al successo di un nostro emendamento - prosegue - ha un significato importantissimo. Con il 25 aprile, il 1° maggio e il 2 giugno si restituisce agli italiani il senso della propria identità repubblicana e democratica, ma si contribuisce e sostiene l'industria turistica che in media fattura ogni anno, in quei ponti di festività, tra i 5 e i 6 miliardi, con un conseguente gettito d'Iva di 500-600 milioni di euro, e questo mentre si dà una mano a chi lavora. Ora avanti, con il contrasto serio all'evasione fiscale, sulla quale il Governo torna sui nostri passi sia pure in maniera sbagliata, e con le liberalizzazioni».

Cesa (Udc): «Dal Colle richiamo a responsabilità di tutti» - «Le parole del presidente Napolitano sono un richiamo alla responsabilità per tutti, ma in primo luogo per governo e maggioranza che finora hanno prodotto solo confusione e incertezza, specie tra i contribuenti. Noi proveremo a cambiare questa manovra in Parlamento, perché c'è bisogno di una risposta immediata e convincente ai mercati che la manovra di oggi non potrebbe certamente garantire». Lo ha detto il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, a margine della Summer School of Future organizzata dall'Udc del Lazio a Priverno.
«Finora - ha concluso Cesa - il confronto con le opposizioni è mancato e le divisioni nella maggioranza hanno tenuto banco, come testimoniano i 700 emendamenti di Pdl e Lega al provvedimento».

Rutelli (API): «L'avvitamento della situazione cambierà l'agenda politica» - «Il mio timore è che sarà l'avvitamento della situazione economica, la pressione della crisi, a cambiare l'agenda politica». Lo dice il leader di Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli, che commenta così le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato, ci tiene a precisare Rutelli, «parla con estrema saggezza. Il suo compito è assicurare che l'Italia non perda quel po' di equilibrio che rimane». Tuttavia, secondo il leader di Api, «compito della politica è costruire le condizioni per un nuovo governo».

Donadi (IdV): «No a condoni, il Governo ascolti Napolitano» - «Invitiamo il governo e Pdl e Lega in parlamento ad ascoltare le parole del Presidente della Repubblica, smettendo di fare un balletto indecente sulla manovra economica, che, come sempre, ricade sulla pelle dei cittadini». Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
«Di certo - aggiunge Donadi - chi propone condoni per fare cassa non dimostra interesse alcuno per la coesione e l'interesse nazionale ne' senso di responsabilità. Una misura indecente, illegale e offensiva per milioni e milioni di italiani onesti che hanno sempre pagato le tasse e rispettato la legge. Chi la propone dovrebbe vergognarsi. Non faremo mai passare questo ennesimo scempio».

Briguglio: «Cosa farà Napolitano se ci sarà una terza manovra?» - «Come sempre il presidente Napolitano fa il suo mestiere con saggezza e senso dell'unità nazionale a cui l'opposizione fino a oggi ha dato riscontro, ricevendo l'accusa di 'criminali' da parte di Berlusconi. Ma cosa farà il Capo dello Stato se, come siamo convinti, il governo varerà presto una terza manovra?». Lo afferma Carmelo Briguglio, vicecapogruppo vicario di Fli a Montecitorio.

Cucchiani: «Eccellente il discorso di Napolitano» - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha tenuto questa mattina un «eccellente speech, alto e illuminato e da persona di grande statura internazionale, che ha la visione». È quanto ha commentato Enrico Tomaso Cucchiani, numero uno di Allianz in Italia, a margine del Workshop Ambrosetti.

De Magistris: «Serve una rivolta sociale dal basso» - Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ospite della Festa del Pd a Pesaro, ha ribadito il suo appoggio allo sciopero della Cgil: «Ci vuole una grande rivolta sociale per evitare gli effetti nefasti della nuova manovra finanziaria del Governo, ad iniziare dallo sciopero generale della Cgil per il 6 settembre».
Il sindaco ha così commentato l'appello del Presidente Giorgio Napolitano di far risaltare lo spirito istituzionale durante la discussione della manovra: «Sono molto daccordo con l'appello del presidente perchè l'opposizione deve svolgere il suo ruolo di garanzia per il Paese: e questo vuol dire cambiare la manovra che è profondamente iniqua. Colpisce i ceti popolari e medi che hanno sempre dato il loro contributo». Poi l'ex magistrato fa un affondo contro la Lega Nord: «Non bisogna tagliare gli enti locali che sono fucina di democrazia diretta, come un tempo diceva la Lega Nord e ora approva questa legge che è l'opposto del federalismo».