16 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Bocchino: «L'accordo di maggioranza è un bluff colossale»

Casini: «La manovra è senza coperture»

Il leader dell'UDC: «Mancano 5 miliardi, e sulle pensioni intervento truffaldino». Menia: «Manovra depressiva, si avvicina nuovo provvedimento»

ROMA - «Così come è la manovra non ha le coperture: mercati e investitori non ci metteranno molto a capirlo, e quindi credo che vedremo novità aggiuntive nelle prossime ore perchè le cose così non reggono». E' la previsione di Pier Ferdinando Casini, intervistato dal Tg3.
Il leader dell'Udc osserva che dopo le modifiche apportate dal vertice di Arcore «i conti non tornano: c'è un buco di 5 miliardi», che non può essere tappato da interventi come quello «vessatorio per le coop», e come quello «truffaldino» sulle pensioni che «non darà l'introito stimato». Casini ricorda che «come Terzo Polo abbiamo chiesto di accelerare gli scalini, di farli entrare in vigore nel 2012: quella sarebbe stata una riforma, non il pasticcio truffaldino per chi ha riscattato gli anni di laurea e militare».
E lo stesso aggettivo, «truffaldino», Casini lo usa anche per il ddl costituzionale sull'abolizione delle province e il dimezzamento dei parlamentari. In particolare il taglio delle province «si poteva fare subito, ma si è voluto ritardare e rinviare anche questa scelta coraggiosa e necessaria». Infine, «ci è stato dato ascolto sul contributo di solidarietà, salvo che non si capisce perchè debba rimanere per gli statali: un'iniquità che non condivido».

Bocchino: «L'accordo di maggioranza è un bluff colossale» - «L'accordo di maggioranza sulla manovra è un colossale bluff che sarà presto smascherato. All'appello mancano almeno cinque miliardi di euro, non c'è nulla per la crescita, non si colpisce seriamente l'evasione, non si fanno riforme strutturali né si toccano i costi della politica e la spesa pubblica improduttiva. In poche ore i segnali negativi si sono già fatti sentire, con lo spread dei titoli di Stato in aumento, la Corte dei Conti che parla di manovra recessiva e Bankitalia che sottolinea quanto freni la crescita». Lo dichiara il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino.
«Futuro e Libertà e il Terzo Polo hanno presentato un insieme di misure con riforme strutturali alle qual la maggioranza farebbe bene ad attingere per evitare di dover fare una terza manovra tra due o tre mesi», conclude Bocchino.

Menia: «Manovra depressiva, si avvicina nuovo provvedimento» - «Si conferma, per l'ennesima volta, la volontà del governo di abbindolare i cittadini». Lo dichiara Roberto Menia, coordinatore nazionale di Futuro e Libertà.
«Così, dal testo della manovra corretto, partorito ieri dopo 7 ore di camera di consiglio, emerge la proposta di abolizione di tutte le province e dimezzamento del numero dei parlamentari, insomma una vera rivoluzione copernicana nell'ambito dell'abbattimento dei costi della politica. Peccato, però, - continua il coordinatore di FLI - che tutto ciò il governo propone di realizzarlo con legge costituzionale, prevedendo quindi un iter parlamentare infinitamente lungo e talmente macchinoso che la sua realizzazione appare quasi un'utopia».
«Insomma, una manovra che continua a non investire in sviluppo e che rischia di essere depressiva. Presto anche i mercati la giudicheranno negativamente e il governo dovrà correre ai ripari, magari con una terza manovra», conclude Menia.