26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Delitto di Avetrana

Sarah Scazzi, tredici imputati oggi davanti al gup

Al via l'udienza preliminare a Taranto per il delitto della quindicenne

TARANTO - Comincerà tra qualche ora l'udienza preliminare del processo per il delitto di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto dell'anno scorso e ritrovata in fondo ad una cisterna nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2010. L'udienza di oggi è stata fissata con decreto d'urgenza perché il 14 ottobre scadono i termini di custodia cautelare per uno dei principali imputati, Sabrina Misseri.

Complessivamente sono tredici gli imputati per i quali la procura di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio e che questa mattina compariranno davanti al gup del tribunale di Taranto Pompeo Carriere. La posizione di altri tre, accusati di false informazioni al pubblico ministero, la posizione è stata stralciata in attesa che ci sia almeno la sentenza di primo grado indagati. Di concorso in omicidio sono accusate la cugina della vittima, Sabrina Misseri e la madre di quest'ultima, Cosima Serrano.

Michele Misseri, rispettivamente padre e marito delle imputate, risponde invece della soppressione del cadavere insieme con le stesse donne, con il fratello Carmine Misseri e il nipote Cosimo Cosma. Davanti al gup, questa mattina ci saranno anche quattro avvocati: Vito Junior Russo, ex difensore di Sabrina Misseri, e Gianluca Mongelli sono accusati di favoreggiamento personale. Per Russo ci sono anche le accuse di intralcio alla giustizia e di soppressione di atti veri, quest'ultima insieme con la moglie e anche lei ex difensore di Sabrina, Emilia Velletri. All'avv. Francesco De Cristofaro, del foro di Roma, ex legale di fiducia di Michele Misseri, la Procura contesta il reato di infedele patrocinio. Davanti al gup per favoreggiamento, ci saranno anche famigliari e conoscenti di Giovanni Buccolieri: i cognati Antonio Colazzo e Anna Scredo, la suocera dello stesso Buccolieri, Cosima Prudenzano, e l'imprenditore turistico Giuseppe Nigro. Buccolieri è un fioraio di Avetrana che ha dapprima riferito agli inquirenti di aver visto Cosima il giorno del delitto, costringere Sarah a salire in auto, ritrattando tutto dopo due giorni dicendo che era un sogno.

Per la Procura di Taranto il quadro accusatorio è abbastanza chiaro: Sarah fu uccisa in casa Misseri da Sabrina, aiutata dalla madre Cosima; Michele Misseri, insieme con il fratello e il nipote, si occupò della soppressione del cadavere, gettandolo in un pozzo in contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana. Nessun dubbio per la Procura, sul movente dell'omicidio: la gelosia di Sabrina per la cugina Sarah, che, come lei, si era invaghita dell'amico comune Ivano Russo. Dei 13 imputati che rischiano il processo, solo Cosima Serrano e Sabrina Misseri sono ancora detenute nel carcere di Taranto.