Tbc, altri 8 casi bambini positivi al Gemelli
Sei nati al Gemelli a luglio e 2 a marzo, in totale 11 casi. Il Ministro Fazio: «Nessun allarme». Polverini: «Nessuna epidemia, situazione sotto controllo»
ROMA - Altri 8 bambini nati al policlinico Gemelli di Roma sono risultati positivi al test della tbc durante i controlli scattati dopo che ad un'infermiera del reparto neonatologia del nosocomio romano è stata riscontrata la malattia. Lo fa sapere la regione Lazio spiegando che nella giornata di oggi, durante i controlli nel laboratorio del Gemelli sono emersi 8 esami positivi, corrispondenti a 6 neonati nel mese di luglio e 2 nel mese di marzo, le famiglie dei quali sono state avvisate. Sarebbero così 11 i casi di bambini nati nel policlinico a cui è stata riscontrata la tbc: la bimba di 5 mesi ricoverata al Bambino Gesu', anche se il contagio dall'infermiera non è stato ancora dimostrato, mentre ieri sera sono stati resi noti i primi due possibili contagi.
Dal 18 agosto infatti sono scattati i controlli con test diagnostici sui 1271 bambini nati nel policlinico tra il primo marzo e il 25 luglio, ultimo giorno di lavoro dell'infermiera, a piccoli gruppi di 25 neonati al giorno.
Oggi pomeriggio, come previsto, presieduta dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, l'Unità di coordinamento che sta gestendo l'attività di controllo sui nati al Policlinico Gemelli ed inseriti nel programma di sorveglianza, che ha condotto «un'attenta analisi della situazione organizzativa e delle operazioni in corso». E - sottolinea la Regione - «i dati indicano il regolare svolgimento delle visite e dei test programmati e la definitiva attivazione di tutte le strutture previste nel piano di vigilanza e controllo: si prevede di concludere entro venerdì prossimo, 26 agosto, le attività di contatto di tutte le famiglie e della relativa programmazione degli appuntamenti per le visite ed i test».
L'Unità di coordinamento, attraverso i suoi esperti, ricorda che «la positività al test non significa malattia ma esprime l'avvenuto contatto con il bacillo». Pertanto, sugli 8 neonati sono stati già programmati ulteriori controlli e sarà proposta la profilassi prevista dal protocollo definito dall'Unità di coordinamento. La profilassi, definita anche dalle linee guida internazionali, infatti «evita il rischio di sviluppare la malattia a seguito dell'avvenuto contatto con il micobatterio». L'Unità di coordinamento, infine, ha deciso di diramare quotidianamente alle ore 20 un comunicato apposito, in cui verranno pubblicati i dati ufficiali inerenti l'attività svolta nella giornata.
La Commissione sugli errori sanitari chiede relazione a Polverini - Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha disposto l'invio di una richiesta di relazione alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, Commissario ad acta per la sanità, in merito al contagio di tubercolosi diffusosi nel reparto di Neonatologia del policlinico Gemelli di Roma. «La Commissione d'inchiesta che presiedo, anche con riferimento ad accertamenti già prontamente disposti dalla Polverini stessa, intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti - ha dichiarato il presidente Orlando - sia in merito ad eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e o cautelari, assunte a fronte di responsabilità individuali eventualmente emerse».
Non è prevedibile il numero di neonati positivi - I neonati con il bacillo della tubercolosi sono arrivati a tre. Tutti passati per il reparto di neonatologia del Policlinico Gemelli dove, il 28 luglio scorso, un'infermiera ha scoperto di essersi ammalata di tbc. Ma «non c'è nessuna epidemia, nessun allarme. I neonati stanno bene e la situazione è assolutamente sotto controllo», rassicura il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che «per venire incontro alle preoccupazioni delle famiglie» dei neonati, 1271 in tutto, nati tra i primi di marzo e la metà di luglio, ha dato un'accelerazione ai controlli.
Non più 25 al giorno ma, già a partire da oggi, sono passati a 150 i neonati da sottoporre al test della tbc. Finora sono stati 80 quelli controllati, ne mancano 1200 e per i risultati bisogna attendere almeno 48 ore. Ma «si tratta ancora di un numero troppo piccolo per poter fare previsioni sul numero di neonati che eventualmente risulteranno positivi ai test sulla tubercolosi - avverte Aldo Morrone, direttore generale del San Camillo Forlanini che hanno partecipato alla conferenza stampa indetta dalla governatrice Renata Polverini in Regione - neanche a livello di proiezione. In Italia - ha aggiunto - i casi di tbc sono circa 5mila all'anno».
I due bambini positivi sono nati entrambi a luglio, «e questo ci fa immaginare che sia il mese più complesso - ha evidenziato la Polverini - ma tutti i bambini, nati da marzo a luglio, saranno sottoposti ai test» assicura. Su 1.271 bambini oggetto del monitoraggio «sono 169 i nati in luglio e, di questi, 40 hanno già ottenuto i risultati dei test» , ha precisato il direttore dell'Uoc di Neonatologia del Gemelli, Costantino Romagnoli.
Il Ministro Fazio: «Nessun allarme» - «Stiamo seguendo con la massima attenzione la vicenda del Gemelli anche se non c'è nessun allarme». Lo ha dichiarato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, in una nota, in relazione ai casi di tbc registrati all'ospedale Gemelli di Roma su neonati entrati in contatto con un'infermiera risultata affetta da tubercolosi.
In Italia «le persone che entrano in contatto con il bacillo della Tbc e possono risultare positive ai test sono milioni - prosegue il ministro - anche se solo in circa 4mila casi l'anno, meno di uno su duemila, si sviluppa la malattia, che è oggi del tutto curabile».
Nel caso dei neonati del Gemelli «occorre accelerare i test - afferma il ministro - come la Regione Lazio ha già deciso, e capire come si sia sviluppata l'infezione. Con la circolare che stiamo inviando alle Regioni - conclude - vogliamo ribadire e rafforzare misure di prevenzione in linea con le procedure internazionali che erano già in vigore e che vanno scrupolosamente osservate e sono pienamente sufficienti a fronteggiare il fenomeno».
Il ministero della Salute ha, infatti, predisposto una circolare da inviare alle Regioni «dove si ribadiscono e si rafforzano i criteri di prevenzione, in particolare le vaccinazioni degli operatori sanitari che lavorano a contatto con soggetti più fragili come i bambini e gli anziani».
Polverini: «Nessuna epidemia, situazione sotto controllo» - Non «ci troviamo di fronte a nessuna epidemia. La situazione è assolutamente sotto controllo. Non c'è nessun allarme, da parte nostra c'è solo la giusta preoccupazione». Così la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha commentato la notizia dei due nuovi bambini contagiati dalla tubercolosi al Policlinico Gemelli di Roma. «Ho chiesto sia all'ospedale Bambin Gesù, sia al San Camillo di dare un supporto al Policlinico Gemelli - ha annunciato la presidente - così da oggi in tutti e tre gli ospedali romani saranno visitati 150 bambini al giorno, per far sì che entro fine mese siano tutti sottoposti al test».