30 marzo 2023
Aggiornato 06:30
Manovra economica

Il Pdl lima piattaforma. Forse lunedì Berlusconi vede Bossi

Il Premier sente Calderoli. Oggi vertice Alfano-Schifani-big partito. Cresce l'insofferenza verso Tremonti

ROMA - Inutile sentirsi, visto che l'intesa sulla manovra stenta a concretizzarsi. La Lega anzi rilancia, e per questa ragione scendono in campo gli ambasciatori. In assenza di contatti diretti fra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, dopo la segreteria del Carroccio, ieri il premier ha discusso di crisi e soluzioni con Roberto Calderoli. Una telefonata serale, dopo la riunione leghista, e un appuntamento di massima per lunedì prossimo ad Arcore, dove il senatùr dovrebbe avere un faccia a faccia con il Presidente del Consiglio.

Slittato il contatto tra i due leader, e mentre da entrambi i fronti si moltiplicano le schermaglie e si intensifica la guerra di posizione sulla manovra, al Cavaliere è toccato prendere formalmente le distanze da Bossi. Un po', come già circolava ieri sera in ambienti del Pdl, per marcare la distanza e un certo fastidio per l'atteggiamento dei padani, un po' perché sollecitato - così riferiscono - da un diretto intervento del Colle.

Berlusconi, intanto, ha affidato ad Angelino Alfano il compito di tracciare la linea del Pdl e di trattare con l'ala maroniana del partito di Bossi. Il neo segretario, incontrando ieri in serata Guido Crosetto (che questo pomeriggio è stato «avvistato» a via dell'Umiltà, probabilmente per un nuovo incontro con Alfano), ha infastidito ampi settori dei frondisti, esclusi dal faccia a faccia. A tutti loro sembra aver dato appuntamento domani, nel corso dell'incontro con i direttivi dei gruppi parlamentari del Pdl di Camera e Senato, per ascoltare e semmai formalizzare cambiamenti di rotta e un pacchetto di proposte targate Pdl. Per mettere a punto le novità il segretario ha visto oggi La Russa e Gasparri e potrebbe incontrare stasera riservatamente i vertici dei gruppi parlamentari e il Presidente del Senato Renato Schifani, anche se sulla presenza di quest'ultimo mancano conferme ufficiali.

Insofferenza verso Tremonti - Nel Pdl si starebbe facendo strada la convinzione di proporre l'innalzamento della soglia di reddito del contributo di solidarietà, come ribadito anche oggi da Massimo Corsaro. Di certo c'è che l'insofferenza verso Tremonti è forte e ancora ieri Berlusconi avrebbe confidato ai suoi interlocutori tutto il fastidio per le «rigidità» del ministro dell'Economia, Inaccettabili, secondo il premier, in questa fase così difficile.
Di certo la «piattaforma Alfano» servirà da materia di scambio nel braccio di ferro con il Carroccio, terreno di confronto e scontro in vista dell'incontro con Bossi. Stretto fra queste due forze mezzo, sostenuto da una parte del Carroccio e osteggiato da ampi settori del Pdl, si muove il ministro dell'Economia, convinto della necessità di non stravolgere e anzi ritoccare il meno possibile la manovra varata in tutta fretta a metà agosto.