19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Regioni, province e comuni sul piede di guerra

Manovra, i tagli agli enti locali scontentano tutti

Formigoni: «Spolveratina ai Ministeri e mannaia sulle regioni». Calderoli: «Supereremo le evidenti difficoltà». Zingaretti: «La lotta all'evasione diventi una proposta degli enti locali»

ROMA - «Mannaia su enti locali e spolveratina sui Ministeri» Lo ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni a Radio 24 commentando la manovra del governo. «Bisogna tagliare sullo Stato centrale perché Regioni e Comuni sono quelli a contatto dei cittadini - ha detto alla Zanzara su Radio 24 -.
Non mi è affatto piaciuto che il Consiglio dei Ministri per la terza volta abbia calato la mannaia pesantemente su Regioni e Comuni mentre ha dato soltanto una spolveratina a se stesso. I ministeri sono stati appena toccati. Per coerenza è meglio tagliare la spesa e diminuire il peso dello Stato. Più società e meno stato credo sia una proposta coerente anche con il nostro Governo che ha cavalcato la battaglia di non voler aumentare le tasse».

Calderoli: «Enti locali, supereremo evidenti difficoltà» - Il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli ammette che la manovra pone «evidenti difficoltà» per gli enti locali ma l'anticipo dell'introduzione del Federalismo fiscale «consentirà di superarle». Lo ha detto lo stesso Calderoli al termine di un incontro, a Calalzo di Cadore, con il presidente della provincia di Belluno, il leghista Giampaolo Bottacin, che stamattina ha protestato, davanti all'hotel Ferrovia con la bandiera della provincia listata a lutto per portare l'attenzione contro i tagli dei trasferimenti agli enti locali previsti nella manovra.
«Sono evidenti tutte le difficoltà che ci sono a livello territoriali nei confronti della manovra. Con il Presidente della provincia di Belluno, Giampaolo Bottacin - ha spiegato Calderoli - abbiamo individuato il metodo che consiste nell'anticipo del federalismo fiscale al 1 gennaio 2012. Comuni e province avrebbero un grosso beneficio dalla partenza del Federalismo a regime dal 1 gennaio. Anche perché partirebbe il fondo perequativo a livello regionale, che consentirebbe di superare le difficoltà attuali».

Zingaretti: «La lotta all'evasione diventi una proposta degli enti locali» - «La manovra del Governo delle destre Bossi-Berlusconi sarà devastante per tutti gli Enti locali. I tagli stabiliti, che si sommano alle cospicue contrazioni di trasferimenti che sono avvenute negli ultimi anni, ci costringeranno a ridurre sensibilmente il welfare e i servizi sociali necessari per le fasce della popolazione più bisognose, dal trasporto pubblico agli investimenti per le scuole». E' quanto afferma in una nota il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti (Pd).
«Nel contempo, invece - continua Zingaretti - in questa manovra, oltre che una scarsa attenzione alla crescita, c'è una inesistente lotta all'evasione. Si favoriscono i furbi e gli evasori e si stangano invece gli anziani, i disoccupati e i giovani. Tutti quelli, cioè, che necessitano dei servizi sociali messi in campo dagli Enti locali. Ci vuole più equità e più giustizia. Per questo chiedo con forza che il Governo riveda questo elemento della manovra aumentando la lotta all'evasione, introducendo un'ulteriore tassazione per i capitali 'scudati' ed estendendo la tracciabilità dei pagamenti. In questo modo sarà possibile recuperare ingenti somme dall'evasione ed evitare di far pagare ulteriormente questa crisi a ceti bisognosi e già notevolmente tartassati».
«Sarebbe importante che i sindaci, i presidenti di Provincia e di Regione si facessero promotori verso il Governo di una proposta che riduca i tagli agli Enti locali prelevando somme all'evasione fiscale ed ai capitali mandati all'estero. Non possiamo restare inerti - conclude Zingaretti - di fronte a questo attacco sconsiderato al welfare e ai nostri concittadini più poveri e bisognosi».

Ruffato (Pdl): «Gela nuova provincia? Spese a carico del nord» - «E' preoccupante e al tempo stesso mortificante quello che si apprende dagli organi di informazione relativamente alla proposta di istituire Gela come ulteriore nuova provincia della Regione Sicilia». Lo afferma il presidente del consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato.
«Preoccupante», spiega Ruffato, «perché non ci si rende conto della gravità della situazione e della necessità di ridurre ed accorpare gli enti intermedi per ridurre i costi e ottimizzare i servizi; mortificante perché si ha la sensazione che come sempre i sacrifici li faranno i soliti».
Ruffato pur dichiarandosi favorevole alla eliminazione totale delle province e all'accorpamento dei comuni sotto i 3000 abitanti, all'incentivazione delle unioni delle amministrazioni comunali delle dimensioni di 100/120 mila abitanti che fanno da ente intermedio con la Regione competente, trova «disdicevole» questa iniziativa da parte di un territorio «il cui Consiglio regionale, tanto per fare un esempio, costa 3,5 volte il nostro ( 35 euro a cittadino a fronte di 10 euro a cittadino per la Regione del Veneto) e le cui spese sono aumentate dell'8% contro la nostra riduzione del 9%».
«Simili iniziative (istituzione della nuova provincia di Gela, ndr) sono un insulto ai cittadini veneti», conclude Ruffato, «i quali con il residuo fiscale di 13 miliardi di euro prodotti nel 2009 rischiano di finanziare mastodontici e inutili apparati».