28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
L'informativa del Governo

La Lega conferma la tregua estiva

Maroni apprezza Berlusconi. Reguzzoni: «No alternative ad alleanza». Ma a settembre si tirano le somme

ROMA - Umberto Bossi non è in Aula, ma solo a causa di una visita medica. In compenso 'torna' tra i banchi del governo Roberto Maroni, dopo averli disertati nel giorno del sì all'arresto di Alfonso Papa. Regge dunque la tregua estiva tra la Lega e Silvio Berlusconi, ma il Carroccio non rinuncia a fissare le proprie condizioni perchè il governo vada avanti: accelerare sulle riforme costituzionali, disimpegnarsi dalle missioni internazionali. Oltre a una serie di attacchi al sistema bancario e anche ai costi del Quirinale. Con l'appuntamento fissato a settembre per tirare le somme e capire le prospettive del governo.

Stavolta dunque l'intervento del capogruppo Marco Reguzzoni non viene criticato dagli uomini di Maroni. Anzi, è lo stesso titolare del Viminale a dirsi in Transatlantico «molto soddisfatto per l'intervento concreto e solido» del premier e per «la strategia dal presidente del Consiglio». Così come per l'apertura di dialogo verso l'opposizione. Insomma, anche l'enfasi con cui il capogruppo del 'cerchio magico' ha battuto sull'alleanza tra Bossi e Berlusconi e la nettezza con cui ha escluso ogni altra alternativa ad un governo presieduto dall'attuale premier, vengono 'tollerate' dai maroniti: «In questo momento la linea è questa». Del resto, ricordano, quello a cui pensa il ministro dell'Interno «non è certo un governo tecnico» ma solo un allargamento della maggioranza all'Udc. Che però sarebbe possibile solo con un passo indietro di Berlusconi, che almeno fino a settembre non sarà chiesto. «Poi certo, bisogna vedere come i mercati reagiranno domani all'intervento di Berlusconi», nota un deputato vicino a Maroni.

In questo caso, però, la prima opzione cui parte del Carroccio pensa è «l'anticipo della manovra, già in agosto». Anche perchè «se va fatta è meglio farla il primo possibile», senza contare che «convocare il Consiglio dei Ministri e poi il Parlamento durante la pausa agostana, un fatto senza precedenti, sarebbe anche un segnale ai cittadini della serietà con cui la politica sta gestendo questa crisi. E in tempi di antipolitica è più che necessario». In ogni caso, un nuovo bilancio sulle prospettive dell'attuale governo sarà tracciato a settembre: «Dopo la pausa si vedrà quanto filo c'è ancora da tessere».