«Melania uccisa per i segreti della caserma»
Per il Giudice Cirillo, che non ha escluso la presenza di un complice, «è necessario approfondire cosa avveniva nel 235mo reggimento»
ROMA - Svolta nelle indagini sull'omicidio di Melania Rea, secondo il gip di Teramo, Giovanni Cirillo, la donna sarebbe stata uccisa perché aveva scoperto qualcosa sulla caserma in cui il marito, Salvatore Parolisi, era caporalmaggiore. Secondo il gip la tesi del movente passionale non regge del tutto: «Non solo gelosia, l'indagato non era particolarmente geloso», ha scritto Cirillo nell'ordinanza consegnata ieri.
Necessario approfondire cosa avveniva nel 235mo reggimento - Per il gip, il motivo che avrebbe portato Parolisi a uccidere la moglie il 20 aprile scorso è collegato a qualcosa che Melania Rea aveva scoperto «qualcosa di assai più grave o anche solo di torbido, di inconfessabile» legato al 235mo reggimento Piceno in cui era in forza il marito. La tesi del gip è rafforzata dal fatto che Parolisi il 19 aprile avrebbe contattato l'amica di Melania, Maria Immacolata, per chiederle che cosa le aveva detto ultimamente la moglie. E dal fatto che Parolisi ha eliminato il suo account Facebook nel tentativo di eliminare i contatti con Ludovica, l'allieva con cui manteneva una relazione extra-coniugale.
Secondo il gip Cirillo nell'indagine «si dovrebbero approfondire i rapporti interni alla caserma» eventuali «giri di droga» e «ulteriori frequentazioni» di Parolisi. Non solo, Cirillo ha anche riesumato un caso del passato: un «omicidio colposo che avrebbe visto coinvolto Parolisi», un incidente stradale in cui morì un bambino nel 2008, come riportato dal quotidiano la Repubblica. Cirillo ha detto di voler approfondire il «ruolo processuale» di Melania in quel caso.
Il gip non ha escluso anche la presenza di un complice, ma solo nella fase dei «depistaggi» nella «deturpazione» del corpo di Melania e nel tentativo di legare la morte della 29enne al mondo della droga. Secondo il giudice l'alibi di Parolisi presenta alcune lacune, per Cirillo l'uomo avrebbe spento il cellulare al momento in cui Melania è scomparsa e avrebbe cancellato dal telefono della moglie i messaggi in cui compariva il suo nome.