19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Governo | Opposizioni

Casini: Urgente creare un'Esecutivo nuovo di unità nazionale

Il leader dell'UDC: «Ok alla sfiducia Idv ma non sblocca. Serve armistizio: Alfano si muova»

ROMA - Appello del leader Udc Pier Ferdinando Casini a «tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione» per dare vita «al più presto ad un nuovo Governo di unità nazionale». «Stiamo vivendo - ha detto intervistato dal Corriere della sera- un momento drammatico per il Paese: bisogna prenderne coscienza al più presto» e per farvi fronte ci vuole «un armistizio» che determini l'uscita di Silvio Berlusconi da palazzo Chigi «senza penalizzarlo» e coinvolga il Pdl in un nuovo governo assieme alle opposizioni che adotti le «indispensabili nuove misure» anti crisi.
«Ovviamente - ha detto fra l'altro l'ex presidente della Camera- voteremo la mozione di sfiducia presentata dall'Idv ma - obbietta- non siamo all'asilo infantile: non è così che si sblocca la situazione». E' infatti necessario che l'iniziativa per il nuovo governo del dopo Berlusconi coinvolga in primo luogo lo stesso partito del Premier. «Il Presidente del Consiglio - ha sottolineato Casini- dovrebbe prendere coscienza della caduta verticale di consenso del Governo e scegliere una della due opzioni possibili; andare dritti ad elezioni oppure dare il via libera ad un esecutivo di unità nazionale composto dal centrodestra insieme alle forze responsabili di opposizione».

E' dunque al Pdl e al neosegretario Angelino Alfano che Casini in primo luogo si rivolge e guarda. «Alfano - ha sottolineato- rifletta: la parte più responsabile della maggioranza deve fermarsi a pensare. Il suo nuovo partito che è appena nato rischia di pagare un prezzo altissimo se si arrocca e non coglie l'opportunità di voltare pagina. Occorre un armistizio fra tutti i partiti che apra la strada ad un governo unità nazionale, figlio di una volontà politica: sarebbe il riscatto della politica. Noi non possiamo continuare a chiedere come una cantilena le loro dimissioni e loro, in modo altrettanto monotono, che hanno la maggioranza per governare: intanto il Paese va a rotoli».

Quanto alla prossima nuova premiership, Casini sembra più propenso ad una guida politica che tecnica. «La scelta - ha ricordato - è del capo dello Stato. Di certo non potrà essere ancora l'attuale Premier. Ma attenzione: gli ottimi nomi di tecnici che circolano non possono espropriare la politica. Sono i partiti che devono assumere la consapevolezza di guidare una fase nuova il cui avvio, naturalmente, sarebbe solo ritardati da una logica punitiva nei confronti di Berlusconi». Eppure oggi Governo, Premier e maggioranza per ora rifiutano in confronto parlamentare con le opposizioni fosse anche solo sulla gestione della crisi. «Se ne ce ne fosse bisogno - ha assicurato casini- non andremo in vacanza: basta una chiamata e saremo a Roma. Ma si deve afre qualcosa».