27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
I No Tav in Valsusa

Roghi e sassaiole, i No Tav cingono d'assedio il cantiere

L'assedio di 500 manifestanti si è tradotto in circa quattro ore di guerriglia

TORINO - Le previsioni della vigilia sono state rispettate. L'assedio promesso questa notte dai No Tav al cantiere della Maddalena di Chiomonte si è tradotto in circa quattro ore di guerriglia. E' stata una notte di tafferugli.
Circa 500 manifestanti hanno stretto d'assedio la recinzione del cantiere, prima con roghi poi con sassaiole all'indirizzo delle forze dell'ordine. Il denso fumo che si alzava attorno al viadotto Clarea dell'A 32 Torino-Bardonecchia ha indotto le forze dell'ordine a chiudere l'autostrada questa notte.

Secondo quanto riferisce la Questura, i manifestanti erano ben organizzati e coperti con protezioni per l'autodifesa e alcuni di essi hanno cercato di tagliare una parte della recinzione del cantiere. Con lacrimogeni e idranti le forze dell'ordine hanno tenuto a bada i manifestanti, che si sono dispersi nei boschi circostanti attorno alle 2,30 del mattino.

Il copione dell'attacco al cantiere ha ricalcato quello del 3 luglio scorso, che aveva causato centinaia di feriti. E quindi mentre un gruppo di manifestanti si è raggruppato nella zona della centrale elettrica di Chiomonte, altri invece battevano i sentieri nei boschi a ridosso dell'area archeologica della Maddalena, dove - ha riferito la Questura di Torino - un gruppo di manifestanti ha lanciato bulloni all'indirizzo delle forze dell'ordine che proteggevano il sito, già devastato negli scorsi scontri del 3 luglio.