IdV: Emendamenti per abbattere gli sprechi e i privilegi della casta
I Capigruppo Belisario e Donadi: «Li porteremo al tavolo delle opposizioni»
ROMA - «L'Idv ritiene che anche in questa manovra debba esserci un primo e chiaro segnale di riduzione dei costi della politica. Per questa ragione, il principale emendamento che presenteremo riguarderà un complesso di provvedimenti che segnino un sostanziale cambio di direzione, nel senso di abbattere i privilegi e gli sprechi della casta». Lo hanno reso noto, con una nota congiunta, i Capigruppo dell'Italia dei Valori di Senato e Camera, Felice Belisario e Massimo Donadi.
«Al tavolo delle opposizioni - aggiungono - l'IdV presenterà i seguenti emendamenti: abolizione del vitalizio dei parlamentari e dei consiglieri regionali e contributo di solidarietà per i vitalizi attualmente erogati e per le indennità nella misura del 10%; obbligo di amministratore unico per gli enti controllati da Comuni, Province e Regioni e di tre amministratori per i Cda delle società di capitali controllate dagli stessi enti; dimezzamento delle auto blu in un anno con vendita dei veicoli in esubero; blocco delle consulenze nelle pubbliche amministrazioni; riduzione del 30% dei rimborsi elettorali; unione obbligatoria per i Comuni con meno di 15.000 abitanti; aggregazione delle Province sotto i 500.000 abitanti nelle Regioni con più di 1 milione di abitanti».
«L'Italia dei Valori presenterà ulteriori emendamenti per rendere meno iniqua la manovra, evitando che a pagare siano le fasce economicamente e socialmente più deboli del nostro Paese. Per questo - concludono Belisario e Donadi - va introdotta subito l'aliquota del 20% sulle rendite finanziarie, con l'esclusione dei titoli di Stato; la tassazione del trading bancario e l'addizionale sulle transazioni, non applicando nessuna indicizzazione sulle pensioni più basse e la soppressione del bollo per il deposito titoli».