29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Primo ok al testamento biologico

La Camera «boccia» l'eutanasia

La Maggioranza tiene. Probabile via libera del provvedimento martedì prossimo

ROMA - La maggioranza incassa senza incidenti il primo ok al testamento biologico nell'aula della Camera. Nonostante lo scrutinio segreto, con 277 voti a favore e 224 contrari Pdl e Lega ottengono, con il contributo dell'Udc, il via libera al primo articolo del ddl che vieta, tra l'altro, «ogni forma di eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al suicidio».
Il voto sugli emendamenti al testo di legge in nove articoli, iniziato ieri sera, continuerà oggi e domani mattina e dovrebbe concludersi nella giornata di martedì. Anche sull'articolo due l'aula vota a scrutinio segreto.

La sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ha ammesso che «inciampi ci possono sempre essere», ma che, anche con il voto segreto, «la maggioranza è compatta, l'Udc è compatta, mentre il Pd ha più dissidenti di noi». Secondo Roccella, ad ogni modo, con l'approvazione il neosegretario del Pdl Angelino Alfano «può vantare un primo risultato di una storia pregressa, che si pone in continuità con la battaglia del Presidente del Consiglio Berlusconi nella vicenda di Eluana Englaro ed è stata sostenuta dalla maggioranza».

La discussione alla Camera, nella giornata di oggi, si è svolta senza grandi sorprese. Molto attivi i sei deputati radicali, autori di un consistente numero di emendamenti preliminari bocciati dall'emiciclo di Montecitorio. «E' ora che la finiamo con questa sceneggiata dei radicali», ha detto il relatore Domenico di Virgilio (Pdl), suscitando le proteste dei suoi interlocutori. L'unico momento di tensione nei lavori si è registrato quando la radicale Maria Antonietta Coscioni ha chiesto lo scorporo di un emendamento del Pd e un voto 'ad hoc' su un comma relativo al divieto di eutanasia. «Chi vuole ribadire che in questo paese non ci deve essere l'eutanasia deve votare a favore», ha affermato Roberto Giachetti (Pd). Rosy Bindi, che presiedeva la seduta, ha però chiarito che si votava un «articolo sostitutivo», non un «principio», e l'aula ha bocciato l'emendamento a ampia maggioranza. Lo stesso Giachetti, peraltro, è incorso in un incidente verbale del quale si è subito scusato: «Lo dico all'onorevole Binetti che presa dall'orgia di votare contro tutto...».

Ha suscitato diverse critiche da parte dell'opposizione l'iniziativa del relatore di Virgilio di presentare un controverso emendamento all'articolo tre. La maggioranza propone con questa proposta di di circoscrivere l'applicazione del testamento biologico ai malati in stato terminale per i quali è stata «accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale».