IdV: Clamorosi i dati della Corte dei conti, il Paese crolla
Di Pietro-Zipponi: «Governo vada a casa, è incapace»
ROMA - «L'economia del Paese crolla ed è ora che governo e maggioranza vadano a casa. I dati diffusi oggi dalla Corte dei Conti sono un'ulteriore prova dell'incapacità dell'esecutivo». Lo affermano in una nota congiunta il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi.
«Clamorosi - continuano - sono i dati sulla perdita permanente di prodotto, pari a 160 miliardi, e la necessità di tenere in ordine i conti con una manovra correttiva di 46 miliardi. La Corte dei Conti fa il suo mestiere, e cioè fa i conti, mentre il ruolo di un governo è quello di agire per tempo, ma non lo ha fatto. Avrebbe dovuto muoversi, infatti, già alla fine del 2008, quando l'IdV aveva chiesto di intervenire sui fondamentali del nostro sistema economico. Per evitare il massacro sociale, con tagli alla Tremonti, bisognerebbe attestare l'Italia a una crescita del 2% l'anno e, contemporaneamente, attivare una lotta radicale all'evasione fiscale, che è pari a 150 miliardi. Cioè, più di tre volte la manovra definita necessaria dalla Corte dei Conti».
Di Pietro e Zipponi aggiungono: «Il governo dovrebbe immediatamente mettere in moto i meccanismi per la crescita, ma sappiamo che continuerà ad occuparsi d'altro, e questo comporterà il rischio di un'ulteriore chiusura drammatica di settori fondamentali dell'economia italiana. Ciò che sta accadendo in queste ore alla Fincantieri è solo la punta dell'iceberg di uno scenario tragico in cui abbiamo 600 mila lavoratori in cassa integrazione straordinaria o in deroga, che rischiano, nel 2011, il licenziamento. Ecco perché l'IdV chiede con forza che il Parlamento, invece di deliberare leggi ad personam, utili solo a Berlusconi, o tentare di impedire le consultazioni popolari del 21 e 13 giugno, si riunisca urgentemente per discutere di crescita economica e di lotta alla precarietà dei giovani».
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