28 marzo 2024
Aggiornato 19:30
La decisione sui ballottaggi arriverà domani

Terzo Polo: A Napoli libertà di coscienza

Tentazione Pisapia a Milano, ma Casini: «Non ci interessano posti»

ROMA - La decisione sui ballottaggi arriverà oggi nel corso di una riunione a Roma tra i vertici e i dirigenti locali di Udc, Fli e Api con i candidati a sindaco di Napoli Raimondo Pasquino e di Milano Manfredi Palmeri ma cresce la sensazione che, soprattutto nel caso della scelta del sindaco del capoluogo partenopeo, il terzo polo lascerà (ufficialmente) libertà di coscienza ai propri elettori: seppure in molti la tentazione di dare il 'colpo di grazia' a Silvio Berlusconi è forte, a Napoli è davvero difficile, e quindi quasi escluso, che l'alleanza cui hanno dato vita Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Francesco Rutelli possa schierarsi apertamente per Luigi De Magistris.

Diversa la situazione a Milano, dove, si apprende, a Palmeri (che ha ottenuto il 5,5% dei voti) potrebbe essere offerta la conferma al ruolo di presidente del consiglio comunale meneghino che il candidato sindaco del nuovo polo già ricopriva nella consiliatura appena trascorsa: l'ex Fi ha già dichiarato - e Casini ha condiviso - che non entrerà in nessuna giunta, né Moratti né Pisapia perché, come ha spiegato il leader Udc, «non cerchiamo posti a tavola, né arruolamenti altrimenti non staremmo all'opposizione ma al governo» ma l'offerta di guidare il nuovo consiglio è un ruolo istituzionale che potrebbe non dispiacere al giovane 37enne. Finora, tuttavia, resta in pole position la scelta di lasciare libertà di coscienza: «I nostri elettori sono maggiorenni e vaccinati - ha detto oggi Casini analizzando il voto delle amministrative come una bocciatura di Berlusconi e della Lega - ognuno farà la scelta opportuna...».

A Napoli fa moltissima gola ai due sfidanti Gianni Lettieri e a De Magistris l'11,48% conquistato dal terzo polo: il potente coordinatore regionale dell'Udc, Ciriaco De Mita, oggi ha dichiarato che non sceglie nessuno dei due contendenti al secondo turno delle amministrative. E Casini ha detto di essere in sintonia con lui negando anche presunte pressioni di dirigenti locali centristi (De Mita compreso ) schierati con il Pdl nelle giunte locali in Campania per un apparentamento con Lettieri a Napoli. «Segnali di fumo e di telefono sono arrivati da tutti, anche dai più impensati», ha spiegato Casini oggi in una conferenza stampa. «Parleremo con i dirigenti periferici - ha aggiunto - con chi ci ha messo la faccia e la decisione arriverà domani. Potremmo decidere di schierarci, di dare libertà di voto o di astenerci». Gli hanno fatto eco Italo Bocchino e Roberto Menia con una nota diffusa al termine di una riunione di Fli stamattina: «Riteniamo opportuno affidare ai candidati a sindaco del Nuovo Polo il compito di confrontarsi con gli sfidanti ai ballottaggi senza pregiudiziali ideologici, mettendo al centro i temi concreti che interessano i cittadini, a partire dalla trasparenza amministrativa e la legalità».

Comunque vada, l'avventura del terzo polo va avanti. Contro il Pdl che lo 'declassa' a 'quarto' - lo ha fatto Denis Verdini oggi sottolineando pure che l'Udc va meglio quando si schiera col Pdl - Casini difende il progetto con Fini e Rutelli: «Anche secondo i dati forniti dal Pdl, il terzo polo è al 7%, il che significa che alle Politiche sarà almeno al 10% e ci va più che bene visto che le Politiche saranno la nostra vera sfida».