14 giugno 2025
Aggiornato 07:00
Milano 2011

Moratti: Non mi scuso, Pisapia ha cultura violenta

La replica del candidato del sindaco del centrosinistra: «Lontano da terroristi, l'estremista è Moratti»

ROMA - Nessuna scusa, posizione ferma, quella secondo cui Giuliano Pisapia ha una cultura violenta. Così Letizia Moratti, candidato sindaco a Milano per il centrodestra, al Corriere della sera. Due giorni fa l'attacco a Pisapia durante il confronto a Sky, ultima battuta alla quale lui non ha potuto replicare, per ricordare la condanna per furto d'auto (Pisapia è stato assolto).

Scuse? «Perché dovrei?», dice Moratti. «Ho voluto solo rimarcare sul piano politico la differenza tra me e una persona che in passato ha avuto frequentazioni con ambienti vicini ai terroristi. Io sono una moderata e la mia storia lo dimostra, lui no». «Pisapia - prosegue - si presenta come forza gentile, ma non ha mai rinnegato i suoi trascorsi extraparlamentari, non ha preso distanze dagli episodi di violenza nelle piazze, dagli scioperi selvaggi o delle occupazioni abusive dei centri sociali» e dunque c'è una «continuità culturale». E poi «io ho il massimo rispetto, da sempre per le istituzioni. Ma scusi: sono sopra le parti se critico i manifesti di Lassini e se parlo dei trascorsi di Pisapia si scatena il putiferio?».

Dal canto suo Giuliano Pisapia conferma la querela per Letizia Moratti, accusandola di un attacco «premeditato, sleale e gravemente diffamatorio». E assicura si non aver mai frequentato terroristi, «mai. Sono uomo di sinistra stimato anche da altri ambienti politici». Così Giuliano Pisapia al Corriere della sera dopo il colpo di scena al faccia a faccia su Sky con Letizia Moratti che ha tirato fuori al sua condanna per furto, ma non la sua assoluzione.
La parte di sinistra di cui ho fatto parte - dice ancora Pisapia - ha fatto da argine a tanti giovani che altrimenti avrebbero scelto la strada del terrorismo. Abbiamo dato un'alternativa con una buona politica, fatta in mezzo alla gente e per la gente.

Marco Donat Cattin e Roberto Sandalo? «Non ho mai avuto a che fare con loro, come dimostrano anche le carte che Moratti non ha citato». Moratti moderata? «Lei è più estremista di me» e poi «mio padre era repubblicano e mia madre cattolico-liberale» e comunque un uomo di sinistra può diventare sindaco: «stiamo unendo una coalizione ampia di centrosinistra, con il mondo dell'imprenditoria, dell'università e la borghesia illuminata che conosco per mia provenienza e professione».